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Degli Abruzzesi Primitivi
Saggio mitico-storico
Panfilo Serafini
Tipografia di Monte Cassino, 1847, pagine 289

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Siria, e connetterli alla gente nostra. Ciò si conferma dal perchè l'Esperidi, secondo Apollodoro, non si riferivano alla Libia, ma erano presso il monte Atlante nella terra degl'Iperborei (1); e dal perchè gl'Iperborei sono connessi alla gente Attica (2)*
   §.69. Or, lasciando stare da parte la tradizione mitica, ©he il Siculo Galeota, Sacerdozio de'Siculi, siccome vedremo, era nipote di Zabio re degl'Iperborei, e si diceva figlio di Apollo, che debb'essere ancor quello degl'Iperborei; abbiamo, che,
   I. Dionigi di Alicarnsso (3), e Festo (4), pongono che Latino era figlio dell'Iperboreo Palanto.
   II. Gl'Iperborei si mettono ancora presso a Roma (5) « come si fa menzione del popolo Iperboreo dei Tarcini, dal Niebuhr creduti identici ai Tarquiniensi (6).
   III. I Palatini che dagli Abruzzi allargaronsi nel Lazio cogli Aborigeni son connessi ancora cogl'Iperborei ; giacché Sileno presso Solino dice, che furono denominati da Palante figliuola di Iperboreo, violata da Ercole.
   IV. Altri vogliono, che Ercole avesse ceduta, già gravida di Latino, una donna Iperborea a Fauno, come altri che Ercole avesse avuto Latino da una figlia di Fauno (7).
   §. 70.1 Perrebi sembrano altri fratelli de'popoli Rorei, come lo accenna la omiofonia della loro denominazione.
   Da alcuni si fanno governare da Pelasgo :
   .. . figlio io sono Di Palectona indigena, Pelasgo Re di questa contrada, ed i Pelasgi Da questo suol nudriti han da me nome . . . Tutto il paese, per cui l'Algo passa, E lo Strimone bagna, inver l'occaso
   (0 Biblioteca, 1. II, 5. H.
   (2) Diodoro Siculo k II.
   (3) Lib. I, 43.
   (4) Voce Palatium
   (5) Eraclide presso Plutarco, in Camiti., c. 440.
   (6) Stefano Bizantino, in voce.
   (7) Vedi Sezione II, p. 90.