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Io tengo, ed anco in mio poter comprendo De Perrebi là terra, ed oltre Pindo ( 1 ) Presso i Peoni, e di Dodona i monti Signoreggio fin dove il mar confina.
I Perrebi ancora si banno in Macedonia, come nell'Epiro e nella Tessaglia, ma sempre uniti ad altri popoli nostri* come Enieni, Euboici ec., e perciò si conferma la loro con-» nessione coi popoli Borei ed Aborigeni. Anzi, poiché i Perrebi si fanno venire in Italia, e Perrebo si dice figlio di Polifemo e Galatea (2), dobbiamo stabilire nella Macedònia il loro centro di diffusione.
Questi Perrebi si dicon venuti in Italia condottivi da Giano, giacché Dragone di Corfu presso Ateneo ci fa sapere di Giano: vero major a volventem animo in Italiam navigasse et in monte Romae vicino consedisse^ quem suo nomine vocavit Janiculum (3). Plutarco ancora dice, che Giano fu greco di nazione, venuto dalla Perrebià in Italia (4).
§. 71.1 Perrebi sono strettamente connessi agli Eniani, giacché nelle loro emigrazioni mantengonsi sempre uniti, e gli Eniani od Enieni sono fratelli degl'Itali e degli Enotri. Nella Perrebià di Tessaglia, presso all'Ossa ed all'Olimpo era l'Estiotide con Enia, Salmon, Pelinna, Orte, Fere, Tèm-pe, Jolco e Magnesia (5). Quando i Perrebi si fanno andare dalla Tessaglia nella Macedonica posare tra il Pindo e .gli Atamanti, gli Eniani si fanno stanziare sul Pindo presso i Molossi intorno al fiume Aoo. Gli Eniani-ed i Perrebi si fanno condurre alla guerra di Troja da un sol duce :
(0 I Perrebi si condussero dalla Perrebià di Tessaglia, secondo alcuni.
(2) Bisogna por mente, che molti popoli si Canno discendere da Polifemo e Galatea, soltanto perchè Tennero insieme coi Celti antichi e coi prisci Iberi pel Danubio ed Istro. Non pare, che i Perrebi sieno stati Illirici, ma che dairiUirico e dalla Tracia siansi diffusi nella Macedonia, nella Tessaglia e forse anche nell'Italia.
(3) Lib. 4 5, c. 49.
,(4) Quaest. Rom., 22.
(5) Scilace parlando de'Magnesi dice: In Mediterraneo tractu ha-bitant Pervhaebi, natio graeca. Et actenus ab Ambracia non interrupta est Graecia. Ei favella de'tempi suoi, ne'quali i Perrebi eran fatti già Greci.
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