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Degli Abruzzesi Primitivi
Saggio mitico-storico
Panfilo Serafini
Tipografia di Monte Cassino, 1847, pagine 289

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   La ina schiatta e la mia, nè delle genti Di Trc)a il seme, perocché di Troja Cale ancora agli Dei, benché caduta Per disegno di Palla ;
   e come fanno testimonianza Scimno di Chio ed altri, che fanno condurre da Pirro e denominar da Molosso figlio di Pirro, i Molossi confinanti coi Tesproti, e cui, prevalendo, giunsero a comunicare il proprio nome.
   Da ciò si conferma che i Cestrini nostri ci riconducono alla gente Frigia e Caonia da una parte, ed ai Molossi ed Epiroti dall' altra, i quali tutti sono fratelli e padri dei nostri popoli. I nostri Latini Aborigeni sono certamente consanguinei degli Epiroti ed Iperborei. I Caoni Eniani od Enotrici sono connessi ai nostri Coni, e noi sospettiamo che la nostra Forconia o Forum Conae dei Vestini, derivi ancora dai Caoni fratelli dei Cestrini Estiotidi e Perrebi.
   Possiamo adunque fermare, che come i Vestini, i Perrebi ed altri popoli possono rannodarsi ai luoghi della Macedonia, e che, come vi si possono rannodare gl'Iperborei ed altri popoli connessi ai nostri, così dai Bori della Mace» donia possiamo deriv/are i nostri Aborigeni.
   §. 74. Ma osserviamo altri nessi, anche più stretti, fra questi due popoli. 1
   1.1 nostri Aborigeni da Licofrone sono chiamati Boreigo-nes j con un nome cioè che ne mostra, la genuina origine dai Bori. Nella Daunia son posti dei Boreontini da Scila-ce ( 1 ), ed i Dauni hanno strette relazioni con la gente latina, perciocché Ardea, solare ed ipertonia, si dice regia di Turno, parente dei Latini; da Servio (2), Solino (3), Plinio (4), Marziano Capella (5), ed altri si ripete dagli Argivi ; da Xenagora presso Dionigi di Alicarnasso (6), da Stefano
   (0 Periplo. Vi mette i Laternii, Opici, Cramoni, Boreonlini, Peuceni.
   (2) Eneide, VII, v. 374, 4M, 796.
   (3) Lib. Vili.
   (4) Lib. Ili, e. 9.
   (5) Lib. Y. i
   (6) Antiq. Roman., I. I, c. 72.
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