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Non sappiamo da qaal donna il vento Borea ebbe Arpa-lice, che si dice ancora moglie di Fineo (1). Virgilio nell'Eneide (2).
. . . Qualis Threissa fatigat Harpalice, volncremqne fuga praevertitur Hebrum.
Lo stesso vento ebbe Licurgo e Bute da due donne (3). Di essi favelleremo altrove. i
§. 75. La Macedonia fu popolata dai figli di Kettim. Di fatto essa ne'tempi antichi si disse Maketi, (4) e Makeli può farsi derivar benissimo da Ma-Kettim (5). Nei Maccabei di-consi reges Cittieorum Filippo e Perseo, re di Macedonia (6). Ivi ancora dicesi di Alessandro il Grande: Alexander Philipp* Maeedoj qui primus regnavit in Graecia, egressus de terrà Celthim {7). Da ciò questa voce Kettim si usò ad indicare quasi tutti i Greci, perchè i Greci vollero appropriarsi i vecchi nomi e le antiche glorie degli altri popoli, come dice Giuseppe Ebreo.
Nella parte settentrionale della Macedonia erano i Misi (8), ed i Misi erano de'figli di Kettim. Telefo esposto sul monte Partenio fu nutrito da una cerva, ed indi ritrovato dai Pastori di Corito re di Arcadia, ed omonimo a Corito italico padre di Dardano e Jasio (9). Ei fu re della Misia e di Pergamo (10). Da Telefo e da Astioche sorella di Priamo
(0 Non importa che Fineo si dicare di Arcadia o?di Salmidesso. liei Frentani Monsignor Tria, Memorie di Latino, p. 347, pone ci-vità Arpalice presso a Cliternia.
(2) Lib. I.
(3) Partenio, Narrat. 49: Diodoro di Sicilia, 1. V. c: 50.
(4^ Esichio, in voce. Xenoph., De Venatione, vi mette il monte Cittus.
(5) li Ma funziona de articolo.
(6) C. Vili. Cf. Gio. Le ClereComment. in Genesim, c. -IO, v. 4.
(7) Lib. I., c. I. In Daniele si dice re di Javan Alessandro.
(8) O nella Macedonia medesima verso i Dardiani e l'Ario, secondo Plinio.
(9) Apollodoro, Biblioth., 4. III., 9., I. 5., Servio, En. 1. Ili, v. 470: Diodoro Siculo, I. IV, 33.
(40) Aristide dice, che Telefo fondò Pergamo, conducendovi coloni dall'Arcadia. I Pergameni eran connessi ai Cezi, perchè fondati da Telefo, e perciò forse adoravano Venere Pafia , adorata ancora dai Salamini di Cipro, anche figli di Cettim. Òmero, inno IX: Salve Deat Salamini bene cultae imperans et toti Cypro.
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