374 CAPITOLO XII
Cosi anche l'Abruzzo Chietino con una configurazione poco diversa e una superfice ili non molto superiore a quello Teramano, esteso dal Tronto al Pescara ò racchiuso fra il Pescara ed il Trigno : declina esso pure dall'Appennino verso l'Adriatico, è medesimamente solcato da numerosi fiumi e si sviluppa del pari con un lungo tratto di costa (72 km.) per lo più ripida e rocciosa, anch'essa percorsa dalla ferrovia, e senza porti di qualche importanza. La sua con figurazione è di un vasto quadrilatero e la sua supcrfice di 2947 km. q. di cui 8811 nel circondario di Chicli, 934 in quello di Lanciano, e 1113 in quello ili Vasto.
Le due province si somigliano anche nella natura del suolo. Al Gran Sasso d' Italia dell'Abruzzo Teramano corrisponde nel Chietino il gruppo della Maiella il quale ha principio dalle sorgenti del Sangro. Questa giogaia che s'allarga entro un perimetro di 110 km. si dirige dapprima verso oriente, e spianandosi forma il Piano delle cinque miglia in provincia di Aquila, e precisamente fra lioccaraso e Rocca Pia. Da questo punto si dirige a N. E., entra nella provincia di Chieli e si solleva a grande altezza nel massiccio proprio della Maiella, la cui più alta cima è monte Amaro (2703 ni.) Da questo punto un ramo, la montagna del Morrone, continuando verso .Y E. va a rinserrare il fiume Pescara, di fronte a monte Alto, formando la gola ili Popoli nell' Aquilano, mentre con altro ramo, staccandosi dalla parte più settentrionale della Maiella, continua parallelo al corso del Pescara e va a finire a S. della città di questo nome separando cosi il bacino del Pescara stesso da quello del Sangro.
Dalla giogaia principale si staccano diramazioni secondarie in vario senso le quali, a misura che si avvicinano al mare, si abbassano e dilatano in pianura. I monti più alti sono il inolile Amaro (2793 ni.), il monte Arquaviva (2710). il monte Pesco Falcone (2040), il monte Morrone (2071) e il molile Greco o di Chiamilo (2400). La massa elicoidale della Maiella è costituita in piccola parte da calcare compililo di epoca secondaria (cretaceo) e pel rimanente da calcari terziari niimmolilici (eocene) che si adergono a grandi altezze per scendere gradatamente verso l'Adriatico. Nei calcari terziari sono scavati profondi burroni. Fanno Contorno alla Maiella il Morrone e i monti di Causano ambedue di età cretacea, separati da quella il primo dalla valle di S. Leonardo o dell'Orla e il secondo da quella di Campo di Giove.
La seconda regione, quella delle colline, più abitala e coltivala, dal piede settentrionale e orientale della Maiella va verso il l'escara da un lato, verso l'Adriatico dell'altro lino ad una linea passante approssimativamente per Rucchiatiico, Orsogna. Gasoli.