I TRE ABRUZZI - DIVISIONE GEOGRAFICA, ECC. Iliitl
Alisei e S. Buono. E costituita dn calcari terziari e cioè in ordine discendente verso il mare da calcari argillosi e argille scistose, talune con gesso, dell'eocene, da calcari terrosi, da argille gessiferc e da arenarie del miocene; infine dalle argille compatte del pliocene inferiore. Questa zona costituita in generale da terreni franati, è erosa dalle acque in giudo diverso secondo la natura delle rocce, epperò è molto frastagliata nelle parti più alte, profondamente erosa nelle meno alle, e tagliata ila fiumi e torrenti.
La terza zona delle colline poco elevate, o meglio dell'altipiano ondulato, è costituita essenzialmente dalle argille e dalle >abbie del pliocene e dai limiti anzidetti si stende fino all'Adriatico sul quale talora strapiomba. Anche questa zona e molto erosa.
Viene ultima la quarta zona littorale, in media di poche diecine di metri, fra la base dell'altipiano ed il mare, tutta cosii-Iuiti» dai materiali caduti dalle pareli dell'altipiano o da quelli trasportali dai fiumi o depositati dal mare, zona che si allarga in prossimità della foce dei fiumi. Iji stratificazione di tutli questi terreni è poco disturbata e in genere pendente a N. E. cioè verso 1' Adriatico. Questa dilezione è sensibile nella Maiella, meno nei terreni successivi, quasi nulla negli ultimi.
Cosi la regione è divisa in mediterranea e in marittima. Molte vallate solcano in direzioni diverse la prima, nella quale pei un perimetro di 00 miglia si slcndc la Maiella. Le più estese giungono a dieci. Esse come si avanzano verso il mare co
Le pianure più notevoli sono quelle del Pc-can», di Orlona. ilei Saugrn e di Vasto, dalla quale ultima si va in linea rella davanti al inolili' \maro circondato da altri monti che sembrano curvarsi umiliati a fronte di lauta altezza. V'ha pure una striscia di piano che da Orsogna stendesi per 22 km. sino ari Or-Iona e sembra abbia avuto origine da un antico ritrarsi del mare.
Anche dal lalo idrografico somigliano le due province ili Teramo e di Chicli. I due fiumi Pescara c Trigno segnano a Y e a S. il confine della provincia ed altri corsi vanno al mare svolgendosi per ridenti Convalli, turgidi e minacciosi spesso nella stagione delle piogge, quasi asciutti nell' estate. Nessuno perciò dei fiumi esistenti è navigabile, né il l'escara, né il Sangro, né il Sinello, né il Trigno, e mollo meno i minori il Foldrino. il Moro, il l'oro e l'Alcnlo.