VIABILITĄ
Cerfennia (Collarmelc, miglia 7), salendo sui monti, e finalmente a miglia ņ (la Cerfennia al Menile lineo (Forca Caruso), donde rendendo nei Peligni per Slattile (Goriano Siculi) si univa a Corfinio per 0 o 7 miglia allo Valeria. Da Marruvio un ramo girando per la riva meridionale del lago Fucino eonduceva a Sublaqueo (Subiaco) per unirsi alla Valeria a Carsoli.
Da Aveia si osserva un'altra via non notala negli itinerari che comunicava coi Peligni. F.ssa era diretta per la sinistra del fiume Aterno nella valle di Kaiano fino a Corfinio. Per tutto il corso si vedono i (agli fatti nella roccia.
Fra Amiterno e. le vicine borgate Sabine nessuna via č indicata negli itinerari; ma nella deliziosa pianura al di sotto di Civita Tomassa si scorge una via antica diretta a Preturo (PreIorio d'Armici no), all'anfiteatro e a questa cittą, la quale via si dirige verso Acqua Oria, ove si scorgono i pubblici bagni degli Aniilernini, e di lą verso Pitino.
Via Claudia Nuova. Claudio imperatore, affine di rendere pił agevole il commercio Ira gli abitatori di queste nostre contrade e i popoli confinanti, fece aprire una bellissima via la quale dal suo nome fu della Claudi ti e venne distinta con l'appellativo di Nuova perche costruita dopo quella che fece aprire nella Marsia e chc aveva principio da Cfir/mnin (Celiarmele). Questa via cominciando da Fornii, per l'antico ponte ora detto di S. Giovanni presso Civita Tomassa, saliva verso la chiesuola di S. Carlo, donde proseguendo il suo corso sotto il colle di Snssa, passava al di lą ili quesia terra sul Ponte Peschili di remotissima costruzione e correva verso il piano di Pile con altri antichissimi ponti che tuttora si ammirano e resistono al tempo. A 0. di Ponte-Peschio sul fiumicello Raia ne sono manifeste le vestigia, e se ne videro anche prima della osteria di Mammarella all'aprirsi della nuova strada. L'antica, che si batteva prima di arrivare a Poggio Picenze, era un altro tratto di lla Via Claudia .Nuova, la quale aperta nei duri macigni poco al di lą del dello Poggio si divideva in due rami olire il principio del vallone dell' Inferno, dirigendosi il destro a S. e poi a gradi a SE. per entrare a 0. nell'agro di Pelluino, ed il sinistro che tuttora si ravvisa inoltrandosi per la pianura sotto Harisciano a N. di Castelnuovo e poi a E. e S. in linea parallela alla .Madonna dei Centorelli. ove ancora si osserva lungo la pianura verso Civitarelenga, di cui par toccasse il N.. per vendere all'aprica lama Ira Ofelia e Capcstrano.
Questa via dell'estensione di oltre 47 miglia romane da l'ondi correva sin dove il Tirino (che diviso in due rami sbocca nel Pescara incontro alla villa di Traiano al N. di Popoli) eon-lluisee con le sue limpide acque nell'Aternn. cosicché la via