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Guida dell'Abruzzo

Enrico Abbate
Club Alpino Italiano Sezione di Roma, 1903, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Ì.SII
   CAPITOLO XIII
   r.l.imliii Nuova si riuniva alla Claudia Valeria deviando dalle scoscese svolle di Popoli.
   Via Valeria. Questa via Ira le più nobili clic i Domani aprirono nei tempi fiorenti della Repubblica, clic cominciava a Tivoli ed era in certo modo una prosecuzione della Tiburtina. onde dicevasi complessivamente via riburtina-Valeria. giungeva lino a Corfillio, e fu poi protraila lino all' Adriatico. Il nome ili Valeria, per la celebrità ile Ila via. si diede nel medio evo a gran parte della regione da essa percorsa.
   I.a via Tiburtina lisciva ila Roma per la p ria Esquiliun e dopo 20 miglia giungeva a Tivoli, ove cominciava la via Valeria propriamente della. Valeria r lineila che /ter lunghi appartenenti alla Saltimi ra /imi ni Marti ed a Cnr/inin metropoli dei Peligni : sunti in risa Ir ritiri lutine Varia, ftirseii!i eli .Mhu r pressa (ad essa) r la lillà di Citrullo. Cosi Strabilile ([.ili. V) il quale aggiunge clic essa limitava il Lizio dal lato della Sabina lino al paese dei Marsi e attraversava iu parte il paese degli llqui.
   Questa via si ritenne costruita dal censore M. Valerio Massimo l'anno -Ufi, unicamente perchè I.ivio dice che questi fece a spese pubbliche una ria per agros. Ma avuto riguardo che le viae
   /irr ai/ras erano ......indarie. uè tale può dirsi la Valeria, strada
   militare, ben dubita giusta tale opinione il Promis (C. Promis. I.e antichità di Mha l'arrnse negli Et/ai). Inoltre è da osservare che la v ia da Tivoli ad Alba (clic da Alba a Corflnio è posteriore) sarebbe stala falla nel caso suddetto in un tratto di paese che non apparteneva ancora ai Romani i quali non furono padroni tranquilli del paese degli Equi clic nel 130, quando eran censori Q. Fabio Massimo e P. Decio Mus. £ pertanto da ritenere piuttosto opera di un Valerio censore e ila riportare all'anno 300.
   Oodesj succeduta ad un ramo della Via Quiuzia di Cui parla Dionigi d'Alicarnasso e clic da Reale correva per la valle irrigala dal Telone e divergendo a sinistra attraversava buona parte della Sabina ed entrava a Carsi oli nel paese degli Equicoli.
   A olio miglia da Tivoli la Valeria giungeva a Varia (Vico-varo). li miglia più oltre alla stazione ad l.umnas che si è ravvisala nell'odierna osteria della l'errala. Da questo punto a C.arseoli intercedono 10 miglia.
   Dopo Arsoli la v ia antica, che corrisponde qui all'attuale, attraversato il fosso di Riofreddo sopra un ponte che ora dalla v icina chiesa antichissima, già convento dei Gesuiti, dicesi di S. Giorgio ed è costrutto di sasso quadralo della pietra di Rio-freddo. entrava nella nostra regione a 3X miglia ila Roma e a :t da Arsoli. L'antica via segue quindi l'andamento della moderna, epperciò piò detlRglialaineiile la descriveremo.