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Guida dell'Abruzzo

Enrico Abbate
Club Alpino Italiano Sezione di Roma, 1903, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   c.vriTOLO vili
   l'ini via traversa della Itaus-a guidava a liilcrauiuia nella direzione delle vi.....tieni e da Montorio a Teramo, la quii non*
   fondeva*! eoli'altra lungo la sponda boreale del natimi, aporia ad liso delle vicine popolazioni, elio, comunicar dovevano con li città primaria, e onde gli slessi luteramnili avessero un tacile passaggio al mare, alla Salaria, a Castro e all'emporio posto sulla loco del Vomano. I na pila di ponte di grossi riquadrati macigni accanili alla chiesa. della perciò Madonna del l'onte, nelle pertinenze ili l'ornacolo. altri avanzi di ponti massime sul torrente dello l'osso dei l'anditi e più ancoro il polite a due ordini di mattoni, che vellosi intiero dove iuiboceuvasi a Castro, e non pochi ruderi di sepolcri nel territorio di tìiulianova dimostrano
   10 reliquie di questa via con la quale coincide la nuova strada distrettuale.
   Era questa l'antica viabilità romana nell'Abruzzo. Con lo due principali vie consolari Valeria e Salaria e con le altre non meno importanti, nonché coi diversi rami clic da osso si dipartivano, gli antichi popoli della regione esercitavano il loro interno ed estenui commercio col mare Vdrialico nell'antico porlo di Pescara e con lloma e di qui per mezzo del Tevere coi Mediterraneo.
   Viabilità Illudermi, li slmile sono polente mezzo ili risparmio e però di aumento nel capitale e nella produzione.
   In parecchi luoghi della regione ove scarseggiano o mancano facili mezzi di trasporlo, i generi costano assai meno che là ove sono strade carreggiabili e ferrale, e ciò contribuisce a deprimere le sorli agrario
   Dalla dominazione romana in poi le strade nell'Abruzzo non cran stato mantenute nò riattate : erano andate perciò sempre più deperendo e nel medio evo oran divenuto strade soltanto
   cavalcabili; esse marcavano piuttosto lo direzioni .......ndo le quali
   si movevano lo grandi masse militari e per l< quali potevano effettuarsi lo comunicazioni; ma eflottivninenle si può conchiudere che nel ISI7 non esisteva strada rotabile nell'Abruzzo. Dal l.sIT al IXtiO si cominciano a trovare manifestazioni che rivelano essere il bisogno di comunicazioni sentito da tutti gli abitanti, c si incominciali» ad aprire strade.
   I u vr» sviluppo però della viabilità non cominciò che dopo
   11 1800. quando costituitosi il tìoverno Nazionale si cercò far scomparire lo disuguaglianze nello condizioni intellettuali e materiali dello varie province e si promosse con grande cura la viabilità trascurala dai precedenti governi. E sulle tracce e sui ruderi tuttora permanenti dello vie antiche corsero le nuove strade attraverso la nostra regione.
   Per media geometrica di popolazione e superfioe, nessuna