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Guida dell'Abruzzo

Enrico Abbate
Club Alpino Italiano Sezione di Roma, 1903, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   IL GRUPPO DEI MONTI DELLA LAGA
   71»
   un carico di 400 tomoli di cereali, che spedivano al porto di Pescara ci Salirti l'iuciani tir ajirutii prtnùncia. Il porto era quindi ancor fiorente nel
   i -m.
   Il nome di Costruii} norma accenna senza dubbio alcuno a l altra città di più remota antichità innalzata nello stesso luogo,* gli avanzi di alcune opere embriciate, sottoposte ai mosaici romani nello stesso suolo di Castro, ed altri antichi edifici sono chiara prova dell'esistenza di un fabbricato anteriore, talché Castrum ebbe vita e civiltà più antica della stessa Intrramnia e fu forse fondato dagli Etruschi, bendi•'• non ne rimnnga prova certa. Comunque,sebbene la parola Castrum v.Jga ad indicare un ditello o luogo fortificato, pure fu città consideievo e e potentissima al tempo dei Romani, e fu forse rifabbricata al tempo delle colonie dedottevi da loro, la prima nel 163 sotto Curio Dentato, e la seconda nel iKO sul principio della guerra Cartaginese, la città fu di bel nuovo munita ai tempi di Siila; poi prima che Nerone ne assegnassi; l'agro ai tribuni e ai militi. Augusto aveva mandato coloni a Castro costringendo i cittadini ad emigrare. I n'iscrizione, trovata nel 1771 nei giardini del Palazzo Ducale di Atri, rende sempre più manifesta l'importanza di questa citta, che era sottoposta ad un prefetto speciale.
   Da Castro Nuovo {«issavano la via Salaria, la Metella e la Raussa. Le comode vie e uu porto capacissimo furono i due mezzi principili chi- resero fiorenti il commercio e le inm.strie dei Pretuziani, che avevano in Castro il loro principale emporio. Le due stupende vallile dell'EIvino e del Baliuo produce vano biade, frumento e derrate d'ogni sorta. l.e colline circostanti vini squisitissimi, da Plinio, Dioscoride e Strattone ricordati come i più famosi d'Italia: il collegio dei Ccutoiiari rendeva fiorente l'industria della lana, la quale poi tinta in porpora nella vicina Truento, era inviata ne- più lontani paesi a testimonianza della progredita arte: le deliziose rive dell'Adriatico richiamavano nell'estate molta gente da ogni parte del Prrtuzio e pubbliche terme in prossimità del man- (delle quali ancora restano avanzi) rendevano più gradito c salutare ai Pretuziani il soggiorno di Castro. Quivi si riscuoteva un pubblico dazio a profitto della capitale; quivi grinteramniti avevano i loro palagi e le loro ville sontuose. El a testimonianza della ricchezza, della coltura avanzatissima e della prosperità «li Cani rum AV» rum rimangono ancora iscrizioni lapidarie, fusti di colonne, avanzi maestosi ili fabbriche, capitelli di colore turchino con linezzi di magistero intagliati, lastre di marmo adorne di arabeschi, una grotti eli»; si vede nella proprietà d»*tta il Catte io, di cui la volta, i pilastri, e le pareli appartengono a quella specie di costruzione che i Romani chiamavano o/>u.« x'ujniuum, pavimenti ili bagni lavorati a musaico, armi, urne cinerarie, a-vanzi delle mura che circondavano Castro e di una pubblica fontana, anfore, lucerne, njoliete dell'epoct romana e medioevale in parte disperde in porte vendute.
   In quale anno Cax/rum .Yoru-m abbia mutato il suo nome in quello di Castrum Diri FI a ritmi, non è ben certo. Da un documento in cut si fa menzione di un placito tenuto presso Caxtfl San Flabiauo nell'anno 897 risulta: I che Castrum :\nrum nel IX secolo aveva già la denominazione di San Flaviano; ì che ivi venne detìuita la questione celebre fra il Vescovo apru-tino ed il regio fisco a propos to delia Res Musiani e del Gualdo de Gomitilo, su cui l'avvocato fiscale accampava regio diritto ; lì che uno dei Carli, forse C rio Magno, gran donatore di terre e di abazie alle chiese, donò alcune possessioni alla chiesa di S. Flaviano, la quale adunque fin da quel tempo esistev . — Ma chi era questo Flaviano? La leggenda, riportata dal Murator , dice che S.4Flaviano, successo a S. Paolo, era patriarca ili Cost ntinopoli, essendo imperatore Teodosio 11; ma caduto in disgrazia di Teodosio, in uu concilio tenuto nel 4il) ad Efeso, nonostante le opposizioni dei legati di papa Leone, fu deposto e cacciato in esilio, ma dopo pochi mesi lini i suoi giorni, non si sa se per morte naturale o violenta. Quando le ossa di S. Flaviano 'ossero trasportate el i Costantinopoli a Castro e avvenisse il mutamento «li questo nome in quello di Castrum Diri Fin ritmi noli si può precisare; certo ciò avvenne prima del secolo X. Antichissimo pertanto è il Tempio innalzato al Santo patrono di Castro dalla pietà dei fedeli, con tutta probabilità all'epoca della traslazione delle ossa del Patriarca da Costantinopoli; arricchito dalle dona-