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Guida dell'Abruzzo

Enrico Abbate
Club Alpino Italiano Sezione di Roma, 1903, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ITINERARIO II IL GRUPPO DEI MONTI DELLA LA'IA sr>
   unti sostenuti da quattro colonnette scanalate ed a spirale, con capitelli a fogliami, adorni di animali, mostri e figurine. Altri due leoni dovevano formare la base di queste colonne, ma og-i più Don rr.tano clic pochi avanzi. — Sotto il giro dell'arco principile, si vedono scolpiti a rilievo, in 18 quadretti, altrettante figurine simboliche eseguite con grande sentimento e non minore magistero. Lo scultore volle forse manifestar» con esse Lutto il concetto artistico, seguendo gli usi e le tradizioni del tempo. Questi bassorilievi non appartengono alla simbolica pagana, come vollero alcuni, ne sono accozzaglia di pezzi tolti da templi p igani, ma rivelano concetti cristiani, esposti con le forme simboliche proprie dei secoli dal Vili al XIII. .Ma fra tutte le sculture che si vedono nel frontispizio del tempio, merita particolare attenzione, se non per la perfezione dell'arte, pel sentimento e l'espressione, la statua della V'ergine, poggiata sull'architrave sotto l'emiciclo della porta stessa. Sedut i sul ialdistrrio la Vergine tiene al seno il pargoletto Gesù, che ha iu alto la mano dritta in atto di benedire.
   $ 4. l)a Teramo ad Ascoli.
   Via provinciale km. 35,7 — Corriera post ile, Part. da Teramo ore 13. Arr. Ascoli ore 17; prezzo per posto L. 2,M>. — Da Teramo a Campii, partenza ore 8,1!>, 13 e 16; arrivo ore IO, 14,111 e 17,ili; da Campii pari, ore G, 1 li, 11,15, 13,30, arr. H, II, 15,1.', ; prezzo L. 0,60.
   Da Teramo a Civitella del Tronto part. ore 13 arr. ore 16; da Civitella partenza ore !>,30 arr. a Teramo ore lì. — Prezzo L. 1.
   La strada da Teramo ad Ascoli lia aspetto ridente, e in taluni punti romantico, giacchi' s'insinua tra valli amene, e fra falde di monti, attraversando burroni, belli per l'orrido loro e pel contrasto colle fertili ed ubertose campagne d'intorno. Il punto suo più elevato è a 4!)(! m. fra il fosso di S. Stefano ed il Sa-iinello.
   Si esce a N.O. della città per porta S. Giorgio, seguendo un lungo e bel viale sulla riva destra della Vezzola, che si attraversa a km. i 1/2 (:10I> m.) per dirigersi più verso N. in salita alla sommità delle colline che ne separano il eorso da quello del Venacorvo; con una lunga cun a giunge ad un altipiano, detto oggi dell'Aicola, e nel medio evo di Vitice, con un castello. Qui papa Vittore II, nel luglio ilei 10:iti tenne un placito o congresso giudiziario per decidere la contesa sorta fra i vescovi di Teramo e di Ascoli, signori di questa città. Vi convennero baroni, conti, duchi, abati, vescovi e cardinali a corteggiarvi per un giorno il Papa.
   La via discende poi sulla destra del burrone, ove scorre incassato il Venacorvo, e a km' 4,8 lo attraversa nella pittoresca stretta di Putignano sul ponte detto Corvo, a tre archi, piantato sulla viva roccia, parte della quale rimane sospesa sul capo del passeggiero. Di qui ripiega a tramontana risalendo il corso del fosso S. Stefano fino alle origini. Sino al confine con Ascoli la strada seguita con alternativo andamento, ora iu salita, ora in discesa, attraversando succossivamentc torrenti e