II. GRUPPO DEI MONTI DELLA LAGA
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del monti' di Campii m può fare un* amona escursione nella valle Castellana; nuli vi sono però clic strade mulattiere (v. par. 6). Monti di Campii e dei Fiori (v. par. 7).
Proseguendo, la via Provinciale attraversa il torrente il Rio, M'ende insensibilmente, e a km. 10,3 da Teramo, trova il paesello di Campovalano. Alla Chiesa di S. Pietro in questo villaggio era annesso un convento posseduto prima dai Benedettini e poi dai Prenostratensi: di esso si vedono i ruderi e un sarcofago con iscrizione antica. Poco oltre 1'11° km. una via a sinistra sale a Garrufo, piccolo villaggio. A sinistra sorgono le Gemelle del Tronto, cioè il monte di Campii (I7'2l m.) e il Monte dei Fiori I8lì5 in.), elio dividono questo altipiano e questi colli dalla Valle Castellana, divisi ambedue dal Salinello; e più lontano si vede maestoso il monte dell'Ascensione nella provincia di AgprrhL A destra è il colle, su cui sorge pittorescamente Ci vitella del Tronto. La strada corre fra colline, ben coltivate e disseminate di case e villaggi rurali. A km. 18,9» a destra si stacca una via IMO ni.), che attraversa sopra un bel ponte un affluente del Salinello e sale a grandi curve in km. 4-,2 sul colle ove alla base di un grande scoglio di roccia è
CJvItcIIa del Tronto. (586 m. - Abit. 958i. — Locanda Zunica in piazza Ciliberto I. — Capol. di mand. Circond. di Tei amo (km. 20^1) - ,CtT. po-¦•tale e tel. Servizio di Messaggeria con Teramo e con Ascoli). — E situata -u'.la vetta di un colle, a cui sovrasta un colossale scoglio rettangolare, spia-ato per farne sede di una grandiosa fortezza. Il colle sorge sulla sponda d -tra del fiume Salinello, che nasce a poca distanza da Valle Castellana <• non lungi dalle sorgenti del torrente Vibiata, che si dirige all'Adriatico, pissando por Nerolo. li pendio di questo colle, composto di arenarie e argille intercalate, a A'.O. è molto ripido: quello a S.K. dolcemente inclinato e congiunto, con piccolo avvallamento, al gruppo di altre eminenze, formuliti una delle diramazioni appennine, che dalla grande catena si distendono verso la usta dell'Adriatico. - 11 territorio alpestre ricco di pascoli, vigneti e alberi fruttiferi; vi si raccolgono tartufi di ottima, qualità. — Il clima vi « asciutto d'inverno, fresco d'estate; ottima l'acqua. È una buoi a stazione climatica c d'estate vi accorrono i villeggianti. Vi sono una bella passeggiata pubblica fuori della città, teatro, luoghi di ritrovo.
Civitella, edificata in mezzo ad un lungo ordine di colline, presenta ui a l'orma quadrilatera circond ta da vecchie e semidiroccate muia con merli e torri, e si Congiunge, per ripide e nude rocce di travertino, ad uu forti' catello costruito per opera del marchese di Tri vico sotto Filippo II di Spagna, e in seguito notevolmente accresciuto di valide fortificazioni. I suoi edifici, di-• posti tutti a mezzodì, a guisa delle scale di un ai fiteatro, si ergono sull'immane riccia, che ripara la citta d ii venti d'aquilone. Sul ripiano di questo ¦loglio formidabile esisteva una fortezza^ che racchiudeva la città Ci me in -rande arco, inespugnabile, si per la sua situazione naturale, si per l'altezza della allo sottostante, si pel ripido declinar del terreno, mentre dalla parte opposta, •(^natamente verso il monastero di Santa Maria, era meno munita. Ora il catello, dpo le r .vine del 1801, >¦ un cumulo di ruderi, che l'attuale sindaco, iv. Alessandrini, sotto la cui illuminata amministrazione Civitella si va abbellendo, cura siano mantenuti, mentre finora furono considerati come una vera cava di materiali a disposizione di chi n'avesse avuto bisogno. Si ravvinto ancora la piazza d'armi, il padiglione degli ufficiali, la caserma delle truppe destinate alla guarnigione, la chiesa del presidio, i magazzini dei viveri, occupanti un largo spazio. Sei vasto spianato che costituisce la piazza