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Guida dell'Abruzzo

Enrico Abbate
Club Alpino Italiano Sezione di Roma, 1903, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   II. GRUPPO DEI MONTI DELLA LAGA 71
   Noi 1861, insieme alla cittadella di Messina, Civitclla fu l'ultimo baluardo dei Borboni; anche dopo la presa di Gaeta, Civilella era divenuta il punto d'appoggio di diverse bande di briganti, che si aggiravano in quei dintorni, ed il punto intermediario per soccorrere dal palazzo borbonico in Roma la reazione nelle provii ce napoletane. Il generale Mezzacapo, accamp atosi il l'i febbraio 1801 a levante di Civitclla al villaggio di Ponzano, inviò parlamei.t n i alla piazza per intimare la resa; ma gli fu risposto negativamente. Allora sulle alture di Civilella fece piantare venti pezzi ed incominciò un violento fuoco, che per la distai za non produsse grandi danni. Il generale tentò inutilmente un attacco con tre colonne di truppa e finalmente armate le batterie nei punti più opportuni, la mattina del 17 marzo 1801, apri uu vivo bombardamento, per cui nel giorno 20 successivo la guarnigione discorde si arrese a discrezione. Eppure fin dal 23 settembre 1800 il decurionuto (Consiglio comunale d'allora), affermando le librali aspirazioni della popolazione, aveva con eroico slancio d liberato l'amie -sione al nuovo Regno ed aveva spedito atto al Governo Provvisorio, malgrado clic dagli armati baluardi della fortezza le soldatesche borboniche terrorizzassero la popolazione e contendessero all'esercito nazionale questo lembo ili terra. Civitclla diede i natali a papa Leone II.
   Di opere notevoli v' é solo una croce di rame e d'argento con l'effigie di S. Ubaldo conservata nella chiesa parrocchiale.
   Dintorni. Nelle sue vicinanze, a ()., sono il monte Ciri llo o Girello o dei Fiori (1707 tu., circa !> ore da Civitclla) (v. pag. 94), e il romitorio di S. Michele Arcangelo che nello scoglio rivolto a S. pone line alla sua mulo (v. pag. 04), con la grotta di S. Angelo clic vuoisi si prolunghi fino ad Ascoli.
   Escursione a Valli' Castellana (v. pag. 87).
   La via provinciale lasciata a destra la diramazione per Civitclla prosegue in direzione di N. eorrendo nella valle del Sali-nello, che esce dalla ^ola Ira i monti di Campii e dei Fiori e ehe attraversa a km. 17,1 da Teramo. Attraversa poi su ponti vari affluenti; sale a 420 in. di elevazione abbandonando la valle del Saltello per scendere in quella del Vibrala.
   A km. -21 da Teramo, appena attraversato il Vibrata, su di un ponte, a pochi casolari detti Passo, alla base di un eolle isolalo, Monte Santo (340 ni.), che costerna alle falde occidentali, lascia a drstrn una via carrozzabile che va al mare passando per S. Egidio alla Vibrata Ancorano.
   Questa via, nel primo tratto detta di Faraone e poi ddUi Vibrata, è pru-virViale, ed è ura delle più trafficate dell'Abruzzo, Essa percorre una ili-Ile \ al lì, le più ricche della provii eia di Teramo, attraversa ubertose cnmpag .e e fertili pianure, si svolge in territorio molto popolato di paesi e riceve tutte le strade comunali di quelli posti .sui versanti destrn e sinistro della valle. Le Diligenze postili da questi paesi alla stazione ferroviaria di Tortoreto-Nereto la percorri*i o giornalmente.
   Seguiamo questa via provinciale nonché le varie comunali. Dal pu' to ove si taera dalla via per \seoli si svolge con due rettifili, riu ili ila u a curva, i:i li-rr-'iio seminativo e piallato d'ulivi. Corre dapprima rolli vallo .lil torrente Vibrata, sulla d Ira, accostandosi al confine della provii eia d'A eoli. Attraversa poi ai Formicolìi la Vibrala per evitare il lii'j^o gomito, che il f rrei f • la fuori della nostra regione, e a km. ILO la -eia (iM 7 m.ì u a via a .-.i' istra elio va al villaggio ili Fariune; quindi attraversato un va.sto pia o    S. Esitilo alla Vibrata Ciao m. - Abit. i'AÌ'A. — Mu.d. di N.n-etu (Ini. 10,31
   CircoU(l. di Teriuio (km. 20) - lfl'. p..st. Carro/./, t pi. .talo v. Neivtol.
   K iu suolo fertil, iii colle e piatii», noti lungi dalla sponda sinistra del Vibrai t