IL GRUPPO DEI MONTI DELLA LAGA
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   dei Celestini si gode bellissimo panorama sulla valle della Vibrata. Vi sono cave di pozzolana; la maggiore industria è la bachicoltura e la confezione dei cappelli di paglia. Il paese possiede alcune belle chiese e due ex-conventi e un bel campanile. L'archeologo Ricci Nemesio sosteneva che Corropoii fosse nom-«ierivoto da (.'olle Ripoli, antica contrada del Comune. Altri sostieni: che d» -riva dalla Mia forma, quella cioè di Un cuore, e altri ancora che deriva dal greco significando città delle belle donne. — Nei dintorni Concezio Rosa trovo vari focolari Con armi preistoriche.
   Da Corroptdi la via, in km. 2,4, va ad unirsi ad altra, che da Nereto va alla via littoranca a 3,2 km. da NVreto, e a km. 6,2 da detta Iittoranea.
   Torniamo a Controguerra e. proseguiamo la via per la marina. A km. 42.2 «la Ancarano si trova .
   Colonnella (303 m. — Abit. 5803. — Per alloggio rivolgersi a privati. —
   — Uff. post, e tel. — Mand. di Nereto (km. 43,4). — Circond. di Teramo (km. 44,6). — Staz. ferr. Tortoreto (km. 8,5); carrozza postale L. 0,60. — V. Tortoreto). — É su di un Colle ameno e salubre, in vista dell'Adriatico, con vasto orizzonte, ma esposto a tutti i venti. Poco lungi, a destra, il Tronto mette in mare con si ampia foce, che si può navigare con barche sino al luogo «letto Martin Sicuro (km. 2 circa), ove era l'antico Ctutrum Trunitnni, di cui diremo più avanti (v. pig. 80). Colonnella ha cinque chiese, fabbriche di paste alimentari, e territorio fertile, principalmente in cereali. — Vi si allevano bachi da seta.— Colonnella sorta dopo la distruzione di Truento, fu feudo successivo dei Colonnella, poi di Ascoli Piceno, «li Benedetto Rosale*, degli Acqua-viva di Atri e di Diaria di Cupua.
   Da Colonnella in km. 6 si arriva alla via Iittoranea.
   I)a S. Egidio per la via della Vibrata «Ila via marittima. — Da
   S. Egidio la via provinciale prosegue sulla sponda destra della Vibrata, che poi attraver .a su di un ponte per insediarsi sulla riva sinistra. La vallo c veramente incantevole nella sua smagliante vegetazione. Vi sono state rinvenute molte stazioni preistoriche (v. Parte generale, cap. VII).— A km. 5,4 da S.Egidio, e km. 12 dalla provinciale ascolana, una via comunale a sinistra, in km. 4,8, va a
   Torauo Nuoro (244 m.) Abit. 2039. — Per vitto e alloggio rivolgersi a De Amicis Vincenzo. — Marni, di Nerelo (km. 5,2)—Circond. di Teramo (km. 36,7)
   — Uff. post. — Staz. ferr. Tortoreto (km. 4 4.7). Carrozza p «-tale p-r Nereto, in 40 minuti, ceut. 30. V. Nereto). — E' in vicinanza del fiume Vibrata, «•he ne bagna il territorio alquanto basso e umido producente grano, vino, oli») e legumi; il panorama è bellissimo. — L'industria principale è l'allevamento dei bachi per uso di riproduzione. — Vi sono cave di ghiaia e una cava «li pozzolana. — Nel medio evo vi era un castello circondato ria boschi di querel i. Accanto all' attuale cimitero è una chiesuola dedicata a S. Massimo con unito romitaggio che, secondo il Palma, lu costruito prima del 1018 e fu cella ca\-sillese ove qualche volta veniva a villeggiar»! l'abate mitrato «li Mortteeassiiio.
   — A pochi passi di distanza, in un sito denominato Castellano, esisteva anticamente un piccolo paese detto Varano, ora tutto distrutto, rimanendo soltanto la fonte murata detta Font»; Varano. Distrutto Varano sorse nel territorio «li Torano il castello «ielle torri, che ebbe nome di Podium Varani o Casa nov-i. In contrada Suffragio, a circa 500 ni. dall'antico camposanto di S. Eutichio, rinvengono tombe r mane e lance ed armi romane, ciò che la presumer»: sia in que.sto terril .rio avvenuto qualche fatto d'arme.
   A km. 8,1 (km. 14,7 dal principio della via) una strada a destra, in km. 4.0, va a S. Omero.
   S. Omero (200 m. — Abit. 4473. — Varie locande — Mand. di Nereto (km. 4,8). - Circond. di Teramo (km. 26,7) - Uff. post. - Staz. ferr. Tortoreto (km. 17); carrozza postale cent. 80. V. Nereto). — È su un colle in amena posizione, fra i fiumi Vibrata e Sa lincilo, in clima temperato e salubre e in bell'orizzonte. -Nella chiesi di S. Antonio, il Palma trovò degna di menzione una grossa lapide in pietra dura, rappresentante un bassorilievo, e, al vero, un guerriero giacente vestito a maglia e stringente fra le mani l'elsa di una spada, il tutto lavorato con grande finezza; ma si ignora chi rappresentasse. — Come nionu-