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Guida dell'Abruzzo

Enrico Abbate
Club Alpino Italiano Sezione di Roma, 1903, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   il gruppo dei monti della i.aga 91
   mi piede, e alto tre verso S., che dà molta luce al romitorio: in questo è un altare dedicato a S. Michele, al quale pure è dedicato un ricco priorato del circonvicino villaggio Le Ripe. A destra dell'altare si osserva uno stillicidio perenne di acqua pura, c due passi più oltre si mette piede in una oscura grotta con molte stalattiti. Si pretende che queste grotte comunicando con altre si estendano lino ad Ascoli.
   Nella gola del Salinello che divide il monte Girello e dei Fiori dal monte di Campii (1721 m.) è il castello di Re Manfrina, che Manfredi fece costruire sui ruderi d'un castro romano, o stazione a lato della via Metella; più avanti è il Guado di Annibale, ove il fiero Cartaginese fece vedetta a queste contrade, ed ove alla Maceria della Morte si dice essere accorsa la gioventù pretuziana, risalendo la Metella e combattendo all'ombra del bosco Mnrtese.
   Per salire a Monte Girello dai tre accennati Comuni, Teramo. Campii, Civitella, si va sulla via Teramo-Ascoli, e partendo dal 18 km. si va in km. 4,8 al villaggio Le Ripe, da dove per la regione i Piallacci (880 ni.), costeggiando un lungo scoglio e passando per una fonte, in direziono di N., si volge verso S.O.. e per i Casali (1403 m.) si sale in circa tre ore dalle Ripe alla vetta più elevata.
   Da Civitella la via più breve è quella clic dal villaggio di Lenipa per Colle Cigliano transita a Cerqueto e sale poi per sentieri alla vetta, circa o ore da Civitella. La parte bassa della montagna è a coltura agraria, la media a bosco, e la parte alta a prato naturale. La vetta è costituita da una specie di altipiano vasto e bellissimo. La veduta è molto estesa; imponente sopra-tutto si presenta il vicino Gran Sasso, e poi gran parte delle Marche e del piano di Teramo degradante verso l'ampia distesa del mare.
   II molile di Campii (1721 m.) si sale agevolmente partendo da Campovalano (404 in.; v. pag. 7o); si prende la via mulattiera che parte di qui in direzione di U. e sale alla Regione Pietrerosse (819 ni.), dunde per pendio boscoso e poi roccioso si arriva alla vetta. Occorrono circa 3 ore.
   Bellissima è la veduta anche da questa vetta sul vicino Gran Sasso, sulla Maiella, sul Pizzo di Sevo, sull'Adriatico e su tutti i colli e le valli teramane.
   Escursioue a Valle Castellana. — Di questa valle abbiamo già parlato a pag. 87. Qui accenneremo soltanto alla bellissima escursione che può farsi partendo dalla via Teramo-Ascoli, sotto Civitella, risalendo il corso del Salinello nella gola Ira i due accennati monti e giungendo alle sorgenti del detto fiume nella Valle Castellana; non vi sono però che vie mulattiere.