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Guida dell'Abruzzo

Enrico Abbate
Club Alpino Italiano Sezione di Roma, 1903, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   itinerario \ i
   in carrozza, o la terza in ferrovia lino alla staziono di Pagani, a (stazione successiva a i,nelln di Aquila, sulla linea Aquila-Sulmona). Qui trovasi alla stazione diligenza postale una sola volta al giorno per Paganiea (L. 0,40 ;i posto) ma non è delirile avere un mulo, o uno sciarabbà. Tutte e tre queste vie riuniscono al paese di Paganiea.
   Per seguire la prima si esce dalla Porta Castello di Aquila e dopo puco più ili un km. si giunge alla chiesa di S. Maria del Soccorso (v. pag. 407): si prosegue per la via carrozzabile, i' là dove questa si biforca si va pel ramo a sinistra. Si arriva cosi al casale Vasca Penta, si prende la via mulattiera a sinistra che sale su pel munte Hazzario. per scendere poi verso
   Temperi», frazione del comune di Paganiea. A i\. del paese sono copicsi'-im<* «urgenti di acqua chiara e fresca, te cj un Li alimentano varie cartiere. 11 ,.:i< ¦ senza offrir© nulla d'importante, è grazioso, specialmente p.*r la .-.uà ponine.
   Ha Aquila a Tempera s'impiega circa un'ora e mezza. Da Tempera, una strada carrozzabile conduce in mezz'ora a Pn-ganica, di dove volgendo a sinistra, si può, senza entrare in paese, proseguire per Camarda e Assorgi.
   Volendo invece tenere la seconda via, esce dalla porla di Napoli e si scende verso la ferrovia, seguendo quindi la strada provinciale che la costeggia. In meno di mezz'ora si arriva a Bazza no, ove è notevolissima la chiosa di S. Giusta, alle falde del monte Ollidio, costruita sulla fino dol III secolo (v. pag. 411).
   I.a terza via motte pur essa capo a questo paese; infatti u-soondo della stazione di Paganiea, si prende a sinistra la via provinciale che costeggia la ferrovia e si giunge in 1!.i minuti a Piazzano. Senza entrarvi si segue la via ohe, presso le prime case a levante dol paese stesso, si dirige verso il .N. e perlina bellissima c vasta pianura, ricca di praterie e. di acqua, ove si col li vano in grande quantità granturco, fagiuoli, patate e canapa la cui macerazione talvolta impregna l'aria di un odore poco piacevole, si arriva, a km. 5,8 da lìazzano a
   ruminile» libili ni. -- Aliit U0-.il. — (''p I. di mund. — Circond. di A-quila. — l'ff. pott. e teleg, — Sta/, ferro*, (km. 3,'j). — Alberghi .li Vis. a l'r m-e-i I ¦ ¦ II' il. Vinrrt'Zn, varie ocaride, osterie r caffè). — Questnpa. se pi.sto in amena e fertile vallata, sulle falde di un colle situ ito a E. d'Aquila, ¦ ii splendido panorama; v'ha chi crede eh© occupi il luofio di Culina fortezza ¦II I Veslini, altri che vi h i - -e un t mpii. n vici di lu/nlrr Paijnriiru* per uii'iserizioiie riportata dal Muratori, nella qualesi legge: lori Payaniro narravi All'epoca rumina esistevano nel teriiturio d-'l eomune I>> vili delle quali la principale tu mirila di Pd.anico; e.s'e facevano parte dell'antico contado di Miri' ni nei Ve.tini. In seguito a pestilenza, i superstiti si riunirono nella \i.ii Paganìe , r..rm.~an.lti l'attuile Pijanica. Odori io, vescovo di Forcona, vi O ict , l'.S uttolire i l'.'a, la chic ,t p irrm'chialc Ito il titoli. deil'A-sunt I . K Corrado vi rima il.-uni giorni. Tu antico feu In d.-ì duchi di Costanza.