ITINKliAKI.i VI
l hiclr, elevala in Mi trupolit ma, ma il success,,., P.ulo III Firn,-e, ce - ,. -, omandazione del duca di l'arma e della consorte di lui, con In.Ila salila da Rama i la;i'J re* Atri Panne Immediatamente soggette alla Santa Sede. Cailrdralt. Monumento splendido ed insigne dell'arte abruzzese nel medio
• . .' la ( ittedraie dell'Assunta. Venne ìnn.ilzit i nel 1285, trent.quattro anni •»!• ................ delia <-,le vescovile alla citi i. iu altra chiesa probabilmente 'lei Ix 0 X secolo, comi- lo dimostrano alcuni allreschi che l'adornali» ed in parte an.-or si eoa se mula Per l'imponente masia, per l'a-petto «ma
maestoso, per le belle .culture simboliche ed i finis imi intagli uno dei poi notevoli monumenti d'-lle province meridionali. I.a sua acciaia nell, pari.- d'occidente presenta la forma quadrangolare ed costruiti con larghi
pietre d'Istria !«•. pulite , riqu idrate ; di lune .......ilici mi'ìginti .re-
iìoisi .' adori.a nel mezzo da un'ampia finestra rotonda divisa di dodn-i cu-I.limette .hsfn.ste in giro e da un cornicione con elegante merlatura eli. -un. di sottili, fregi» li corona. I.a porla maggiore, l'unica
V in I Cristo in trullo, sotti, un bald icc.lii ¦ colendo da Angoli. Aneli quivi si ammirano scolpiti . guisa di fine ricamo, limali simbolici, meandri, corone di fiori, uccelli, cam, leoni, viri d: forma e di aspetto. - Di que-t,, igne monumento clic appartiene ullo stile nri\-lntinti furono autori duo erti-ti abruzzesi poco noti; l> prima pule del maestoso edificio compreso il
. 0 Old il Campami, ...... d-'l più belli ed eleganti, verme compiuto da Hai
inondo di Poggio nel Cini, coma da iscrizione scolpita in una lapide ir gotici cantieri abbreviati nella fa.-i i.it« meridionale su di un colonnato estero» attiguo alla . lana di S [icpirata : altra iscrizione però dice clic ,tue.la prim ¦ ; irle fu :..¦ Ipit l ta l l-isu. I.a s-, onda p ir,, dell'edili,-;», ,1,1 Campa ilo fino al frontispizi» con la magnifica porti e di stupendi basioiilievi, venne ideata ed -seguila
Io della cattedrale vicino alla Porta Suiti ,1,11» parie di mezzodì. ^ L interno del tempio non corrisi.....de alla magnificenza ed alla 111 .està delle'I, . ,,e:ehe dai restauri l'uri a deturpate le opere ili 'Coltura e 1 pillili',-
lattryi ,1,1 principio dèi .....oloXtV, quando il.....num-nlo fu innalzato. La basi-
liea e ani; in, . Ine navale divi.. , »l0iinc che soatangoop avalli archi ......to
olito e o -orala Hi un .ili» abside che prospetta la n ive principale. Miiura
• . metri di I amboni e 25 di larghetta. Si veda mi davanti una specie di ve til.olo ini i leeiide noli, chiesa per pochi gradini. Il primo monumenti» .1 importi 7.1 .-I..- s'incontri olla iniilri -li chi entra e il battistero ; •',,» .¦ collocato -otto un haidaechiun sostenuto da quattro colonne ricchissime di mei, di Inni, di fogliami, d'arai,escili condotti con squiuta arte e finezz I d s.'iilpello. Halle iscrizioni che Siiti» sullr basi delle i-olomie si rileva die autore del lavoro III Paolo !>•• liarviis (nato in Cono nella prilli, metà del secolo
menlie eri v,¦„,no d'Atri e l'enne l'ai,Ijlicio. - Cu dir, monumento •IcL-no di e» std'Tazoitie t, tahernaenlo in noce che si eleva a guisa di bal-d lochino sull'alt il maggiore. E' .internilo da ipiillro colonne a spirale il'nr-III.. corintio, intono, .1 cui CHI grazia , maestria i annodino trappoli, viti. 1 imi.im. foglie, edere, e fiori. Quattro angeli ù lati nelle .'.tremitìi superiori ini baldacchino poggiati -u fantastica base sostengono corone e lettoni! ne' ¦entro della luminila «orge una (trae* grandiosa a guisa di là.tigii». E' »,*r. lei Riccione ,-h- scolpi pure Ir gli arno»,li della sacrestia varie figure ad alto e e i ili ir. -tu,- adi I-.1 ¦ i ¦..•• ,. ca;,, .'!,. ,n si ......... .i,t.:. ¦¦ lot,*
ii. lil'.l'l'l'ii dui. «juan s.v-m)
nine altorcigliate •¦ Ir.vi vaghl-simi. — Più che progovul Oliera d'arte è ini-pollante come memoria storica la Cappella dal De Garviia (ledi-ala a S. Anna, il duca d'Atri, Andrea M.tt » d'Acquaviva, divenuto partigiano di Luigi XII. cacciai» dentro spaventosa prigione delta del Miglio e t,uindi abbandonato d i tutti lece voto a M. Vergine ed a S. Anna di innalzare una Cappella t studi-' tosse liberato. La sua consorte Isalatlla Piccolomini ebbe cura perdi a iu spese l'opera venisse cominciata. Ma gli Atriani non aveva,,,, mai sopportat ii bus ti i pace il dominio uè. li Acquaviva e ue, ili maggio I30U avevano oi-I, mito d Fabrizio Colonna e dal conte di Popoli eli, i trovavano in Cilici
marnati privilegi < ir.....unità j malmenati ed oppreasi dagli a maiali abe Matteo
occupiti, nella gtavi faccende de regi,» aveva mandali a governare la e:tt. itoti ,,riui.serir clic il monumento votivo .sussistesse. Irr itate dal duca di Tel -moli, Andrea di Caput, clic da Consalvu ili Cordova era stato nel 1304 promosso a su,, luog»tenei le e governatore di i-'ran parte di \bruzzo terre, lotti il, numero e d'armi presen, le armi, corsero nel duomo e al grido di viva Aragoni, morte a Matteo Acquaviva, atterrarono la cappella ed ìnvas- i., anche il palazz i ducale, nunoslarte le forti mura, t delie Isabella Piccolomi dovi- fu--ire a Cellino munitiasiiuo castello s»-rliatosi sempre fedele agli Ac-quaviva e poi, noli sentendosi pure la sicuri, a Kipatranzone nello Stato pontificio, ove Giulio 11 le aveva offerto asilo ed ove mori. Ritornato più tardi M itt ' ¦ pacifico possessore dei domini, fece trasportare in Atri le ...sa della Coti orl
ohe cou grande pompa e solennità furono tumulate nella chiesa -li S. Leonardo dei Cappuccini, ove rimasero finché il convento Iu distrutto regnando l-ilip,m Il re di Spagna. Matte . Icre rialzare per opera di quelli stessi che l'.v.v.n distrutta la cappella votiva.
4ue.to Andrea Matte» Acquaviva, abruzzese per origine e soggiorno, diede molto lustro all'Abruzzo, non ioli» come guerriero, nia anche come letterato. Egli c-dtivò felicemente le lettere e le protesse co., munificenza Circond,od,, : del fiore dei letterali viventi nel suo suolo. Proteale la t uona e nella sua ¦ asa in Atri istituì una stamperia, ove vider» la luce opere cue ..enza di o..,,i .sarebbero andate perdute. Tradusse ¦¦ commentò pel primo il trattato di Piotar, , i iloriio alla Virtù nwrolc e compose fi ( altro uli'/.'/'r.c.fi/nn/io. .Vii,, nel 1 i.'»8 inori nel 152'.'.
Dell, .uperbe dipinture a fresco, che un giorno decorava,,» l'ampia chiesa, oggi, oltre . pochi av tizi, non rimangono che quelle dell'abside o coro, il quale si onscrvi quasi intatto e dimo tra l'.ec lo nza dell'ingegno e dell'ut abruzzese. Vi è girata una volta a sesto acuto, disi.a da uni crocerà in qu it-t'o cumpartiui'-iitt eguali. Quivi u fondo azzinio seminalo di steli , si vedon » oipinti a ire ¦» i quittr» Evangelisti e i quattro dottori della chiesa. .Vgb angoli sono le quattro virtù teo:ogali e le cardinali e noi in Unti medaglioni 1 teste dei personaggi più illustri del paese e di quelle ohe ordinarono le opere. Per finezza di toni, magistero di pennello, grazia .navità di colorii», cor rettezza di disegno, eleganza e armonia di Composizione, «- lavor», degno di ¦ ina oli t . Anc'iie le par ti dell'abside II ad Ile di li-pinti -' di cui •Ito .'• lutto dal Nuovo Te lamento e da fatti e agende d, Il, vii, di li. C. e della Vergine, dispogli nolle tre pareti in tante riquadrature. Anche questo t lavoro di non poca Importali sa per la itor a dell'arte e pregevole s»prattutt » per I-, v-rita con cui vengono ruppi ut iti i co.lumi d. I t -mp», p i la espi. -sione soave .Ielle teste, per la leggiadria e naturai,-z/1 delle movane e perei», l'artista delle prova di avere saputo tra i primi trattare incile il paesaggi» e di-sp,-rr»- co» arte le varie figure ili animali, e rispetto le l,gi della piospeltivn lineare. — Poco ai >t dell'età di queste pitture ed ignoto . Pallista che le osagli. Certo le dipinture che ., ammirano stili - pareti delPabride son» »li epoca anteriore ii quelle che si v»-d< no in quattro riquadrature tulli volta della .lessa: e mentre le prime mostrino lo stile ed il carattere del XIV sec»l», le seconde, che presentano maggiore correttezza di disegno e morbidezza tli pennello.sembrano riferirsi alla prima mela del XV s-colo. Tallio,¦ delle pitture, ma non . ceri,, quali, si altribiiiscoiio a un Luca d'Atri, menzionai» da Luca di l'enne, f,-nioso giureconsulto vissuto ai tempi di Giovanni d'Angiò, come pittore insiline dei suoi tempi, altre ad Andre* di lecce dell i Mar.u a .niuilana e di suoi discepoli. — Qu'«ti affn-s.-lii erano In islalo ile,iloreviile ¦ .1 il Miniiter» di-Ila