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HATRIA = ATRI

Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma , 1911, pagine 324

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   CAPITOLO III.
   147
   CAPITOLO IV. Guerra sociale italica.
   (632 d. R. = 122 à. C.) — (665 d. R. - 89 a. C.).
   I. Cause e preludio della guerra (632-663 d. R.). — La rivolta di Fregoli e, la fedelissima ed eroica città latina, che per amore di Roma era stata due volte distrutta, è l'indice dell' esasperamento degl' Italici contro la superba dominante. Le cause erano molteplici, economiche e politiche; ed erano venute aggravandosi man mano nelle varie vicende delle lotte del foro, dai Gracchi in poi, come venimmo esponendo.
   La quistione economica, acuita dall' insana legge frumen-taria che spogliava l'Italia a prò della plebe romana, e dalla sostituzione degli schiavi ai liberi lavoratori, era solo in parte dipendente da Roma e meno grave della quistione politica, che si riassumeva nell' allargamento del diritto di cittadinanza. La concessione o meno di tale diritto, ossia dell' uguaglianza politica tra Italici, Latini e Romani, era il sostrato delle fiere lotte del foro romano. L'accomodamento intorno al riparto delle terre demaniali, e la riforma militare di C. Mario che dava sfogo al proletariato dei peregrini, Eive-vano, si può dire, tolta di mezzo la quistione economica. Ri maneva in piedi minacciosa quella politica, ossia il dissidio tra la prepotenza romana e la libertà che gì' Italici volevano e dovevano conseguire. Era insomma il problema dell' amalgama nazionale italica, quello che s'agitava. GÌ' Italici, per ottenere l'intento, s'erano appoggiati, ora ai democratici, ora agli aristocratici, a seconda che gii uomini di governo dell' una o dell' altra parte accennavano a favorire od a contrariare la loro aspirazione. Ma costoro, i più insigni di Roma, s'erano visti scomparire, colpiti da proditorio ferro, appena