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HATRIA = ATRI

Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma , 1911, pagine 324

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   LIBRO III - H ATRI A SOCIA DI ROMA
   Ancora una volta la potente muraglia della federazione latina rimase incrollabile e salvò Roma. Fu questa l'ultima sua resistenza, e dal lato morale forse la maggiore, prima di spegnersi. Se era ancora possibile agi' insorti attrarre gli Stati latini, vivente Druso e sotto la sua guida (notammo quanto affetto per Roma fosse nel giuramento a lui prestato), non
   10 era più dopo la sua morte, in cui, deposto ogni riguardo, si tramò esplicitamente la distruzione di Roma. In questo i comuni latini non avrebbero potuto mai convenire. Distruggere Roma equivaleva per essi a distruggere se stessi.
   Hatria, città latina fra le più antiche e fedeli, più che mai questo sentiva: non solo non si mosse contro, ma prese le armi in difesa di Roma. La quistione della partecipazione al governo, dei dritti civici, non riguardava in generale le città latine. Molto meno toccava Atri, che era entrata nella federazione nei tempi dei migliori patti, godeva fin d'allora
   11 dritto di voto nei comizii coli' iscrizione alla tribù Macchi, ed aveva visti i suoi concittadini ascendere senza contrasto ai supremi onori della Repubblica. Nè può opporsi in contrario il caso di Fregelle, poiché evidentemente, a cambiare i sentimenti di quella città, dovettero contribuire le migliaia di Sanniti e Peligni deditizii, che emigrarono in essa triplicandone la popolazione, e l'indussero a partecipare alle lotte interne di Roma.
   Trattative ed armamenti. — Fervevano intanto le trattative e gli armamenti per una sollevazione generale e simultanea di tutta Italia, dal paese dei Piceni a quello dei Lucani ; nè Roma, intenta nella cieca reazione di disfare 1' opera di Druso e gastigarne gli amici, s'accorgeva della tempesta. Aveva soltanto qualche sentore della cosa, ma non sospettava l'importanza del movimento; quindi limitavasi a raccomandare ai pretori di vigilare e di reprimere, come in ogni ordinaria ed isolata sommossa. Così fu che - come suole in simili casi accadere - per l'effervescenza degli animi, nella città più ardente ed ostile, un incidente inopinato accese il