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HATRIA = ATRI

Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma , 1911, pagine 324

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   LIBRO IV - HATRIA MUNICIPIO E COLONIA ROMANA
   dovettero essere i varii itinerarii per le regioni italiche e per le provincie dell' impero, i quali sono attribuiti agli Antonini. Originariamente 1' Itinerarium Antonini (secondo l'opinione più moderna), specie di libro di posta indicante solo la distanza da luogo a luogo, iniziato ai tempi di Cesare, perfezionato sotto Augusto, fu pubblicato da qualcuno degli Antonini, da cui prese il nome, subendo in seguito modifiche ed aggiunte. Volendo connettere, come io credo debba farsi, tale pubblicazione colla riforma di polizia amministrativa, ciò non potè avvenire che a questo tempo di M. Aurelio o tutt' al più a quello di Commodo. Dicemmo altrove come Atri fosse mèta diretta, negl' itinerarii antonini, delle due vie Salaria e Valeria che partendo da Roma finivano ad essa, toccandola la prima a nord-ovest per due rami e la seconda a sud, proveniente dalle foci dell'Aterno. Questo ci è non piccolo indizio della preminenza di Atri, tuttora viva e preponderante alla fine del il secolo dell'èra volgare.
   Di Marco Cornelio Frontone, retore ed oratore famoso, maestro di M. Aurelio e L. Vero ed anche di Aulo Gellio, console e magna pars nei fatti degli Antonini, s'ignora la patria. Noi non pretendiamo di assegnargli senz' altro Atri. Ma non possiamo esimerci dal rammentare che in una lapide sepolcrale, rinvenuta in Atri presso il Colle della Giustizia (Corp. Inscr. Lat., n. 5015) si fa parola di un'Aufidena Sè-cunda che consacra il monumento a C. Tullio C. F. Frontoni della tribù Maecia, questore o quinquennale, che in un' altra iscrizione di Histonium si parla di un C. Figellio Frontone, marito di una Atria Atenaide, ossia di una donna della gente Hatria, prettamente atriana (Corp. Inscr. Lat., IX, 2881).