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HATRIA = ATRI

Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma , 1911, pagine 324

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   234 LIBRO IV - HATRIA MUNICIPIO E COLONIA ROMANA
   episcopali della nostra regione non sarebbero potute avvenire che in Atri ed in Castronovo, se quivi si fosse av.uto un largo numero di proseliti e non si fosse invece incontrata una tenace resistenza ed un fiero attaccamento alle antiche forme ed alle classiche credenze. Il che appare più che naturale e logico, poiché certi improvvisi tramutamenti di costumi e di coscienza, se possono ammettersi in poetiche leggende, non possono giustificarsi dalla' psicologia e dalla storia. Se gli oscurissimi secoli che traversiamo, potessero alcun poco rischiararsi agli occhi dello storico, non ci parrebbe affatto inverosimile di ritrovare per qualche indizio o documento, in Atri od a Castronovo, tra l'epoca di Costantino e la caduta dell'impero di Occidente, dei martiri pagani, o per lo meno dei perseguitati.
   II. Costante, Costanzo II, Giuliano, Gioviano (337-64). — L'impero, già diviso da Diocleziano, seguitò a smembrarsi sempre più per ragioni di difesa dai barbari del nord, che lo minacciavano d'ogni parte, ed il suo centro, Roma, era ornai spostato per sempre. Costantino aveva creata Costantinopoli. Alla sua morte, secondo le sue disposizioni, il dominio del mondo, dopo una tragedia di palazzo rimasta oscura per i moventi e per gli autori, la quale mise fuori, trucidandoli, i due nipoti di Costantino, Annibaliano e Dalmazio, cui era stata fatta parte nell'impero; il dominio del mondo, ripeto, rimase così diviso : a Costanzo II, primogenito, l'Asia, la Tracia, 1' Egitto con Costantinopoli per capitale ; a Costante l'Italia, l'Illiria, lAfrica ; a Costantino II la Gallia, la Spagna, la Britannia. Costante e Costantino II, venuti a guerra a causa della Mauritania che entrambi pretendevano, diedero motivo alla loro triste fine, all'elevazione sulle loro spoglie di Flavio Magnenzio, oppresso a sua volta da Costanzo II, che strinse così ancora una volta in una sola mano tutte le redini dell' impero immenso.
   Pel nostro concetto, che crediamo fondato, del paganesimo uttora vivo e forte nella nostra città alla fine dell'epoca an-