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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

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a cura di Federico Adamoli

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   l'urte II - I confi ili Apruzio.
   di Roberto e di Guglielmo e sia perche i baiuli nominati nel primo giuramento sono d'instituzione normanna. In quanto alla prima ragione, vedremo subito essere di niun valore. Invece l'Antinori (1), per stabilire l'epoca di questi due atti, mancanti appunto di data, si attenne all'ordine, in cui si trovavano nel cartulario, dalla cui pagina 54 ne estrasse il sunto, e ove si leggevano tra gli atti del 1123 e quelli del 1124. Si è perciò che l'An-tinori, datone conto, soggiunge queste parole: «Si do-« vranno ridurre intorno a quest'anno (1123) i due giu-« nuiienti. che fecero in mano del Vescovo Guido i Conti « Roberto e,Guillelmo, i quali sembrano due de' fratelli « dei Conti d'Abruzzo Enrico e Matteo ». Però l'Antinori. cosi giudicando, non pensava che all'anno 1128 sarebbe riapparso, come del resto noi vedemmo già (n. XIV. i? :») ed egli stessa registrava (2), il conte Matteo. Ora. se nel 1128 viveva tuttora Matteo, cinque anni prima sarebbe egli, conte e nato prima di Roberto, senza dubbio e necessariamente comparso ne' due giuramenti, che l'Antinori suppone del 1123, atti comitali di prima importanza. Si ò perciò, che bisogna spingere il tempo di quegli atti più avanti; intorno al 1140, cioè, siccome appunto vuole il Palina.
   4. Ciò per l'epoca, in cui Roberto e Guglielmo compirono quegli atti. Ora dell'identità e della stirpe loro, giacche intorno a ciò una sentenza del Palma rende necessaria una breve discussione. Egli dunque, scorgendo i nomi di Roberto e di Guglielmo usati anche dai Normanni. e vedendo incominciato in quell'anno 1140 il dominio di questi fra noi ed i vescovi aprutini, non fidenti ne' nuovi conquistatori, richieder loro un giura-
   1 Antinori, op. mss. cit. ad au. 1123.
   (2) Antinori, op. cit. ad an. 1128.