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GIUSEPPE DE VINCENZI
tere in pericolo le stesse istituzioni dello Stato, nè scendere ad adulare, o, a meglio dire, ad ingannare le plebi.
Ciò che rende non solo possibile, ma agevole di agitare le moltitudini sono le difficoltà in cui esse versano per satisfare ai bisogni più necessari della vi! a. Più le popolazioni son povere più sono soggette ad essere agitate; cercano rimedi per escire dalle sofferenze e spesso i mezzi i più strani, che loro si presentano, sono i più accetti. JSTè dobbiamo farci illusioni; le popolazioni italiane dopo tanti secoli d'inerzia, di servaggio e di sciagurate signorie souo assai più povere che comunemente non crediamo. Aggiungasi le enormi gravezze, cui dovemmo sottoporci, per riconquistare la indipendenza e la libertà. Noi con ogni diligenza andiamo studiando tutte le importantissime pubblicazioni dell'Inchiesta agraria fatta sotto la direzione di un illustre ed intelligentissimo agronomo, il nostro amico senatore Jacini, e sempre più ci persuadiamo di ciò che da lungo tempo è nei nostri più profondi convincimenti, che bisogna cioè apportare pronti ed efficaci miglioramenti alla nostra agricoltura, se vogliamo rialzare le condizioni economiche d'Italia ed in partico-lar modo provvedere alle sorti delle nostre classi più bisognose.
La grande massa della ricchezza annuale, di cui vive la maggior parte della nostra popolazione, non deriva ora, come sopra dicemmo, che dall'agricoltura. Le grandi industrie fra noi finora non sono che poca cosa, e però pochissimi gli operai industriali. Lasciamo un po' il facile modo di giudicare per impressioni delle nostre Esposizioni; abituandoci a studiare le statistiche industriali comparate e vedremo ove siamo. Un po' meno di entusiasmo e di poesia, ed un po' più di considerazione e di aritmetica. Quasi la totalità dei lavoratori italiani consiste in operai di campagna od in operai che esercitano mestieri, che sono più o meno indispensabili in qualunquesiasi stato di società. Provvedono questi ultimi principalmente ai bisogni dell'abitazione, del vestire, del vitto, sia esercitando delle arti e dei mestieri isolatamente, sia facendo il piccolo commercio per ]e occorrenze più comuni della vita. Ed è naturai cosa che