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Opere Complete
Volume Terzo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1914, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   società dei viticoltori tffl
   rs0 internazionale della lavorazione a vapore, che eW* a Petit-Bourg presso Parigi ').
   Dalle quali cose, che siamo venuti brevemente toccando, " aro si rileva quanta utilità si possa ritrarre pel miglio-mento dell'agricoltura dall'energia dei possessori delle ,em> e dei coltivatori e dalle loro associazioni. L'energia d*ei possessori delle terre e dei coltivatori senza le associazioni non gioverebbe grandemente; le associazioni senza Pei 1 ergi a individuale sarebbero di ninna utilità. Senza l'energia individuale non si creerebbe che una di quelle tante iistituzioni languenti, vive sol di nome, ma morte di fatto, che non solo non arrecano alcun bene, ma producono d«-l male, dandoci a credere di avere di che sodisfare i nostri bisogni, mentre in realtà non l'abbiamo, e che non valgono che a farci sempre più assonnare. Onde queste e simili in-stituzioni non debbono nascere che quando se ne sente universalmente il bisogno in un paese, ed allora nascono vitali, e diremo quasi giganti e sono veramente utili, come nacquero giganti quelle testé ricordate, e furono e sono di tanta utilità in Inghilterra ed in Francia.
   ni.
   Delle condizioni della viticoltura in Italia e delle buone e cattive pratiche di coltivazione.
   Il ministro di agricoltura, Domenico Berti, che ad onore ricordiamo, il 2 gennaio di quest'anno (1884) dava un bellissimo esempio chiamando intorno a sè tutti gli uomini Più noti in Italia, che danno opera alla grande industria dei vini, per conoscerne i bisogni, e per vedere che cosa mai i governo potesse fare a vantaggio di essa. Nel successivo del r10 gl'invitati in g"!* numero da tutte le provincie nero?.00 ?nveunero a Roma presso quel Ministero e ten-
   miuistro1^1alCUDe deUe qnali dallo stesso
   V intervennero persone di molta autorità, grandi -  %
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