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marono di poi in Chieti, che ben presto ne risentì i vantaggi e divenne com'è tuttora la città più ragguardevole; mentre le altre decaddero, finché i feudali disastri e le civili discordie più o meno le rovinarono. Non avevano mancato le nostre piccole città di procurare il proprio aumento, invitando ed accogliendo i vicini feudatarì; ma furono anche in ciò sfortunate. Penne potè far di più. Teramo, A-tri, Campii, Oivitella non giunsero a riunire che pochi feudi, più per compre che per volontarie aggregazioni. Molti altri castelli non avevano particolari signori, per essere della chiesa aprutina. Tutto il resto del primo distretto, compreso Atri, fu assorbito dalla colossale famiglia d'Acquavi-va; laddove molti baroni del secondo distretto andarono a risedere in Chieti, in Napoli ed altrove. Mancò dunque alla nostra provincia il vantaggio di riunire nelle varie città i ricchi signori, che formarono e formano il lustro e l'utile delle altre d'Italia, e con essi il più forte stimolo all'agricoltura ed alle arti. E persuadiamoci che senza ricchezza non vi è florida cultura. Verità da non potersi mai ripetere abbastanza, perché non intesa da gran numero di dotti, i quali si spaziano in aerei progetti di accademie, di scuole, di prediche per l'espletamento di voluti pregiudizi. Credono costoro che la prosperità agricola dipenda dal semplice coltivatore; mentre l'uffizio di costui non consiste che -nel faticare onestamente ed assiduamente. Tutta la parte speculativa spetta al proprietario. A lui incombe fabbricar e-difizì, livellar paludi, aprir canali, arginar fiumi, incatenar burroni, espurgar pietre, comprar animali, anticipare spese di ogni sorta. Or perciò fare occorre che il padrone risegga ben vicino a' suoi fondi, onde gli sorga l'impegno di migliorarli, e che ne abbia i mezzi. Ecco perché i contorni di Napoli, di Firenze, di Genova, di Torino, di Bologna ecc. sono ripieni di giardini, di orti, di vigne e di quant'altro forma la raffinata cultura. In tali metropoli magistrati, mercanti, generali, baroni di prim'ordine rigurgitano di denaro. Ciascuno vuole una villa, ed ivi ogni sorta di ricercate produzioni, ogni maniera di abbellimento e di eleganza. Alcuni, vedendo o descrivendo simili raffinatezze, esclamano: che