DI PANCRAZIO PALMA 397
si lascia bonire il seme, e si ha.l'utile di questo, ed un fieno secondario; nel quarto si destina al pascolo, o si falcia fresco in primavera, e subito si dissoda il terreno e vi si semina panico per foraggio o per frutto; nel quinto vi si semina veccia o altro legume; nel sesto ricominciando la rotazione, di nuovo'grano e cedrangola. Cosi operando, in ciascuna porzione si hanno, in cinque anni: una raccolta ubertosa di grano, una di legumi, una di foraggi freschi, e due di fieno. Coll'indicato metodo non vi sono terre inutili.
Si grida e si ripete, come per forza di eco, che i nostri agricoltori mancano d'istruzione, ed alla pretesa ignoranza si ama attribuire la poca floridezza delle campagne. PQSSO assicurare che i più rozzi fra essi sanno dirvi che la terra vuoi essere più volte e profondamente lavorata in tempi asciutti, ingrassata con concimi, di cui conoscono la diversa vigorìa; che le biade vogliono essere ripulite dalle erbe spontanee, e quali delle une e delle altre più smungono il suolo. Perché dunque pochi esercitano l'arte con esattezza? Eispondo: perché molti mancano di una certa comodità, ed il bisogno li costringe a locar altrui l'opera loro nei migliori giorni dell'anno. Questo bisogno nasce dalle angarie e dalle usure che soffrono da' proprietarl, e dai vizi troppo propagati in una classe, tempo fa specchio di buoni e semplici costumi. I più nocevoli sono la crapula, l'ubbriachezza ed il giuoco, cui si abbandonano quando ne hanno i mezzi, a danno dell'utile e del necessario.
Generalmente però la cultura de' cereali progredisce in meglio; i concimi sono ricercati, ed han duplicato il valore. Se si vogliono più generi, bisogna procurar più consumo o più estrazione. Che vi sia chi compri, e vi sarà chi produce.
Canapa e lino.
La prima è poco coltivata fra noi, giacché non basta al consumo, e ne riceviamo dalle Marche. Meno male che venga per lo più grezza, e che fra noi si raflini e divida per tele e funi, senza per altro esentarci dal comprar tele grossolane dai marchegiani. Quindi la coltura della canapa