DI PANCRAZIO PALMA 403
drate 500 circa. L'inverno del 1836 rigidissimo non ha recato loro alcun danno.
Eiguardo alla cultura, sommamente accurata si ravvisa nella regione pennese, poco diligente è stata nell'agro pre-tuziano e nell'atriano, sino a pochi anni addietro; ma ora vi si sono adottate le stesse attenzioni con evidente profitto, e vi si sta introducendo la più stimata varietà pennese, ulivo, dritta. Veramente non sono molte le cure richieste dall'ulivo nel nostro clima. La potagione e la concimazione in ogni biennio: la zappatura prima del sollione.
Molti sono fra i viHici che si caratterizzano potatori: pochi quelli che ne hanno le cognizioni. Spetta ai proprie-tarì istruirsi nelle regole, e dirigere i tagliatori, né questa istruzione è lunga o diffìcile. Togliere i rami secchi o vicini a seccarsi, quelli che s'intralciano o s'innalzano troppo, senza produrre rami secondari; estirpare i succhioni o rami perpendicolari nati sul legno vecchio e non mozzarli come scioccamente si pratica da vari, quando alcuno nato più, vicino ai rami novelli non servisse a riempier qualche vuoto; procurare di dare alla pianta una forma regolare senza perciò tosarla di sopra, ma lasciando le naturali ineguaglianze, particolarmente ne' piantoni. In oltre l'ulivo ha bisogno di ringiovanire i suoi rami. Quindi se ne taglia qualcuno dei meno vegeti in ogni potagione, il quale si fa rimpiazzare da nuovi getti. Curi il proprietario che si adoperino ferri ben taglienti; che non si lascino bronconi, come pur troppo si usa, ma si tagli radente il tronco, onde la piaga possa ricoprirsi di corteccia. Si tolga poi la carie de' rami e del tronco imo alle radici, aprendoli da mezzogiorno; e sieno tutti i tagli bene affilati senza schegge ed a scolo, affinchè l'acqua non vi si fermi ed infradici altro legno. Del resto asserisce Eozier che l'ulivo si ride del potatore e dei diversi metodi di costui, ch'egli descrive differenti in ciascuna delle provincie di Francia, ove esiste tal albero. Se il terreno è omogeneo e ricco, se l'esposizione e le meteore sono favorevoli, il frutto si coglierà in abbondanza; il fogliame sarà rigoglioso e ripiglierà una vaga forma a dispetto del potatore; come appunto avviene nelle nostre