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Le vigne erano una volta ben poche, e ristrette ne' contorni dell'abitato. Proibita la semina de' risi, che attraeva moltissime braccia, aboliti i barbarici Stucchi, si cominciò 'a piantar da per tutto, né solo nelle colline, ma nelle pianure ancora a danno de' cereali, cui la natura avea queste riserbate e si è giunto all'eccesso. Il vino quindi è disceso ad un prezzo vilissimo, senza speranza di estrazione, se si eccettua una poco considerevole parte che rimanda nell'aquilano. Il piccolo traffico facevasi prima per le gole di Tottea con muli, ma compiuta la strada da Aquila, per Popoli a Pescara, sono colà spediti i vini delle intere valli della Pescara e di Solmona sui carretti. Se in ciò ha perduto lo spaccio il distretto di Teramo, ve lo ha guadagnato in parte quello di Penne, particolarmente i circondar! di Torre de' Passeri e di Città S. Angelo.
Lo sperare che i nostri vini possano esportarsi a qualunque porto di Europa è un sogno, per quanto buoni si facessero. Nello stato romano sono assolutaménte vietati. Trieste potrebb^ accQglierli, ma, porto franco per tutt'i generi ha un forte dazio sul vino, maggiore dell'intrinseco valore, da che ne' suoi contorni si piantano vigne, e si vuole favorire il vino della Dalmazia austriaca. Gì' inglesi non possono mai preferire il nostro vino a quello del capo già loro, del Portogallo, che prendono a conto dell'immenso lor credito, ed ai vini di Francia che ora ammettono in forza di recenti stipulazioni. Non ci resta dunque che bere allegramente il nostro vino, che se non è squisito è però salubre ed esente da ogni artificio o adulterazione. Consoliamoci in vedere il più povero artigiano, il più meschino villano, lo stesso mendico nudrito di pane e ristorato con vino generoso: fortuna ben lontana dalla massa del popolo di quelle nazioni che ci si predicano apici di comodità. e di civilizzazione. Fra esse i sidri, le birre, i wisky sono le delizie, senza contar la misera Manda, ove al dir di un moderno scrittore inglese, fredde patate ed acqua sono l'ordinario alimento del popolo. Ed anche in Francia, ove tanto vino si produce, poco o nulla Se ne assaggia da chi non, è ricco,