414 OPERE COMPLETE
il quale consumato, si appianano le ceneri, e nel dissodarsi il suolo si estirpano le radici e si semina.
Lo sboscamento de' terreni in pendìo è caratterizzato da' nostri scrittori non solo per barbarie e per frenesia, ma per crimine. Sarà così. Intanto portiamoci col pensiero nella valle di Roseto, vediamo là molti villaggi di tre a cinque cento anime, ognuno possedendo larghissimi pascoli, poche terre da seminare e vaste selve, che loro non danno altr'u-tile che qualche raro frutto sei vano, e poche frondi per gli animali. Nessun valore reale e prossimo han pei padroni. Annosi faggi morti di vecchiaja cadono frantumati al suolo. Al contrario il montaglielo, bruciando e dissodando, vede fra tre mesi il farro, il miglio, la segala, e nel seguente anno il frumento prodursi in abbondanza da quel pezzo di bosco che a lui dava un inutile rezzo. Certamente il bene generale esige che le selve rimaste si conservino a qualunque costo; ma non si pretenda che il povero montanaro debba privarsi di una risorsa pronta e sicura, e faccia a sue spese il vantaggio della società. Si procuri di dare un valore a quegli ammassi di vegetabili; si faccia conoscere col fatto che un moggio piantato di alberi da legno, con arte diradato e con metodica regolarità tagliato, rende più che ridotto seminatorio. E ciò unicamente può farsi colla costruzione della strada da Teramo a Tottea ed a Pizzoli, da me indicata nell'ari II. cui col tempo le varie popolazioni aggiungerebbero delle traverse, guidanti a ciascun villaggio. Allora e solo Mora tutto il legname, lavorato a travi, tavole, utensili e carbone sarebbe con facilità trasportato a Teramo ed ai paesi marittimi non solo, ma anche in Aquila, ove più se ne sente il bisogno.
Gli autori, che deplorano la diminuzione delle boscaglie, non mancano d'inculcarne la ripristinazione. Insaldire, imboschire è il loro grido. Credono generalmente che render saldo, cioè iuculto un colle sia lo stesso che ridurlo boschivo, o almeno esente da scoscendimento. Ma non è così. Distrutta una selva con le sue ceppaje con molti anni di coltivazione; non altrimenti può risorgere che con nuova seminagione o piantagione, Le querce che nascono spontanee da per tutto