DI PANCE.* ZIO PALMA 415
esclusi gli alti monti, non prosperano che nei terreni coltivati. E qui trovo il luogo di congratularmi del gran numero di esse educate da 30 anni in qua, più. come alberi da frutto che da legno. Gli altri generi non si rispettano nelle terre culte e non nascono affatto nelle salde. Né anche l'abbandono de' fondi appesi ritarda lo sfaldamento, anzi lo accelera particolarmente ne' terreni argillosi. Se erano stati lavorati coll'aratro, non cambiandosi più i solchi medi, in pochi anni diventano burroni. Se erasi usato il bidente, le grosse glebe svelte irregolarmente dividendo le acque, ed i solchi diagonali in opportuna direzione guidandole, impedivano le frane.. Lasciato inculto il pendìo, rappianate le zolle dalle piogge e dagli animali, gli ultimi solchi riunendo le acque trascinano tutto al basso, e col tempo formano quelle profonde voragini che vediamo aver. lacerate le argillose colline, alcune delle quali a memoria di uomini erano semplici solchi. In vece dunque di tralasciarsi la coltivazione delle pendenze, basta farvi rimanere delle zone orizzontali, sopra ciascuna delle quali, ammucchiandosi colla zappatura la terra, si forma un ciglione e' con ciò viene a ridursi la superficie a ripiani. In oltre è necessario cambiare i solchi in ogni anno, e guidarli col minore possibile declivio. Or ciò non può farsi che nei. terreni coltivati. Se poi lo scrollamento proviene da polle di acque interne, lo che si conosce dal gonfiamento del suolo e dai piccoli getti che appariscono d'inverno; è necessario aprir dei canteri a quei tumori, facendovi cioè dei cavi, sin che si trovi la scaturigine e possa questa guidarsi.allo scoperto. Quando il taglio riuscisse molto profondo, bisogna ricoprirlo, formandovi prima una fogna o sia un acquedotto composto d'una fila di pietre a secco per ciascun lato, e di altra al di sopra, riempiendo il resto prima di pietrame, poscia di terra. Ma ciò non farassi mai in terreni inculti. Finalmente se il terreno precipita pel rodimento di un fosso o torrente, che ne distrugga e traspòrti la base e ne cagioni la caduta ( ed è questa la causa più ovvia delle frane); allora ogni rimedio è vano, se non si fortifichi il piede con palafitte laterali e con piantagioni, e se non si trattenga l'impeto delle piene