Fu desso un oggetto rilevante per le regioni oggi componenti il primo ulteriore Apruzzo; leggendosi in-Marziale le lodi del cacio vestano, in Silio Italico dei pascoli pin-nensi ed in Stefano Bisantino delle pecore atriane. Presentemente in un paese coltivato a cereali, viti, ulivi, gelsi e frutti, la pastorizia non può essere che un articolo secondario: un'ausiliaria dell'agricoltura, e vive in gran parte a spese di questa che le somministra i fieni, le paglie, le biade, le-frondi. La pastorizia migratoria, poggiata sui pascoli naturali, va limitandosi agli alti monti; i grandi armenti de' quali han bisogno di svernare injpaesi più. temperati. Per lo' avanti andavano tutti nel tavoliere di Capitanata: ora molti vanno nelle campagne di Eoma, ove trovano migliori condizioni, e vi giungono con viaggio più corto e più sicuro. Le greggie niediocri scendevano prima nelle nostre campagne marittime, ed a loro beneficio era stata emanata la legge degli stucchi. Anche adesso, molti animali vengono a passar la cattiva stagione ne' luoghi bassi, o sopra fondi acquistati da' possessori di essi, o su quelli di altri privati, coi quali convengono, e dove trovano ricovero paglie e frondi. Una parte però sverna nelle stalle de' paesi montuosi.
Io non amo il sistema del Tavoliere: vorrei vederlo ridonato all'agricoltura, senza che ciò togliesse la stagione invernale. Eliminandosi le terre perpetuamente salde, si potrebbe ottenere il doppio intento coll'introdurvi il trien,-