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Opere Complete di Pancrazio Palma (1781-1850)

Giovanni Palma (a cura di)
Giovanni Fabbri Teramo, 1912, pagine 572

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a cura di Federico Adamoli

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   DÌ PANCKAZIO PALMA 426
   hatriane, ciò derivava dall'imbarco che se ne faceva nel porto di Atri; nella stessa guisa che diciamo di Trieste i legnami che in quel porto si caricano, quantunque appartengano all'interno dell'austriaca inonarchia. Pel genio di Francescantonio Grue, nato nel 1686 e morto nel 1746, le maioliche dei Castelli giunsero alla perfezione riguardo ai dipinti. Il capo d'opera del Grue, il vasellame farmaceutico dell'ospedale degl'Incurabili, ove in gruppi ben intesi si esprimeva l'effetto che sul inalato si dovea naturalmente produrre da ciascun farmaco; ad onta che stato fosse gelosamente custodito, venne sciaguratamente spezzato ne' subbugli di Napoli del 1799. Rimangono tuttavia, in provincia e fuori, non poche opere del valente artista, esprimenti per lo più fatti biblici e mitologici; alcune delle quali in tavole ben grandi: ed in tutte si ammirano esjtro, naturalezza, grazia, giudizio, esattezza di disegno, morbidezza di pennello, che tanto più sorprendono quanto minor numero di colori vengono adoperati. I bei dipinti di Prancescantonio non si hanno a confondere con quelli di suo nipote Francesco-Sa-verio Grue, nato nel 1720 e morto in Napoli, dov'era stato chiamato a dipingere nella regal fabbrica di porcellana: e molto meno con quelli di Giacomo Gentili, defunto in età di 47 anni nel 1764. Né l'uno né l'altro ebbero il dono del-l'invenzione da Francescantonio mirabilmente posseduto, sebbene entrambi si dessero a divedere non infelici copisti. Col mancar del Gentili, l'arte di dipingere sulle maioliche cominciò a decader pienamente; ed ora appena si adornano di qualche figurina i lavori più fini. Il consiglio,,di provincia ha risoluto inviare in Napoli due giovani de' Castelli per apprendervi i nuovi modi di dipingere cretaglie. Non sono per altro le opere preziose, le quali danno il grand'u-tile, ma le comuni di buona tempra a buon mercato. Eacconta Say che trattandosi un accordo commerciale tra la Francia e l'Inghilterra, l'ambasciatore di questa diceva: permettete le nostre terraglie dozzinali, e noi riceveremo le vostre sopraffine porcellane. Cosi fu stipulato. In effetti diversi signori inglesi diedero alcune concessioni di porcellane; mentre intieri bastimenti di cretaglie comuni furono

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