DI PANCRAZIO PALMA 445
nei mezzi tempi, per commercio vantaggioso, sostenuto da armate navali preponderanti. Questa superiorità passò ad altri, e con essa il, traffico lucroso. Tutta la fatica di questo mondo non riprodurrebbe la superiorità manifattrice e commerciale di quell'epoca.
Contentiamoci dunque dì una saggia mediocrità, conveniente alle nostre circostanze: lasciamo gli sciocchi paragoni: non ci gonfiarne, né ci disprezziamo ; valutiamo il nostro stato presente, il migliore certamente da quindici secoli in qua, e cerchiamo di migliorarlo. Sé non possiamo attirare le straniere ricchezze, non diamo le nostre per pregiudizio, o per vanità puerile. Vagheggiamo non le sterminate ineguali opulenze, ma un'onesta generale agiatezza. Astenghia-mpci da tanti oggetti superflui, o facciamoli da noi stessi. Che le nostre donne tralascino d'indossare ornamenti, i quali non hanno un nome nella lingua italiana, Contuttociò vi sarau sempre grosse somme da dare fuora, se non altro per metalli e generi coloniali. Facciam voti che avendo la chimica facilitato il processo dello zuccaro di barbabietole, s'introduca fra noi e si diminuisca l'esito per un genere divenuto necessario: gli altri generi non possono essere surrogati. Se ci troviamo nello stato di opulenza sfoggiamo pure, ma in un lusso durevole ed utile, in fabbriche, cioè, in pitture, sculture, casini, giardini, musei ec., che formino l'ornamento stabile del paese-, e l'alimento delle arti; e fuggiamo quel lusso che consiste in piaceri fugaci di gozzoviglie, di feste, di giucchi, di teatri e di mode straniere; e vedremo crescere la popolazione, insieme coi comodi della vita, e colla cultura fisica e morale della nostra cara patria.