456 OPERE COMftÉTB
di essi formerebbe un volume. Eistretto ne' brevi confini di una memoria, non m'intratterrò che delle piante nostre per indigenato o per antica acclimazioue, e delle più ovvie tra le introdotte. Di esse indicherò la diversa utilità, la coltura, la potagione, ma brevemente, potendo ognuno rintracciare migliori e più copiose notizie nei moltissimi geor-gici scrittori italiani e tradotti. Ritrarrò i miei cenni non da libri, ma dalle proprie osservazioni.