OPERE COMPLETE
   di giovare ai residui de' boschi montani, cioè la strada, ed occupiamoci piuttosto a supplirvi con bene intese piantagioni nelle vicinanze dei luoghi abitati, dove ogni buon padre di famiglia, il quale pensa al benessere dei figli, nei quali a lui sembra rivivere, vorrà-loro lasciare un capitale di più, ancorché egli in sua vita non ne ritragga alcun frutto. Sebbene: non è abbastanza compensato un uomo amante delle dolcezze campestri dal sol veder crescere i germi da lui affidati alla terra, e corrispondere alle sue gelose cure a ragione di esse, senza timore di mancamento o d'ingratitudine? Certamente il pensiero di futuro profitto per sé e pei figli è un giusto godimento ; ma si aggiunga a questo la persuasione che moltiplicando i prodotti della terra, tutta intera la società andrà a fruirne in nn modo o in un altro. E se vi ha oggi chi della rinomanza e memoria de' posteri abbia desìo, goda nel lasciare monumenti utili e non men durevoli degli ammucchiati marmi.
   Oltre ciò è certo che gli alberi, assorbendo l'idrogeno ed il carbonio, tramandando l'ossigeno, giovano a purificar l'aria e là rendono più salubre: moltiplichiamo perciò questi esseri salutari, particolarmente ne' contórni de' paesi e delle rustiche abitazioni. E sé saranno di quelli alti e lineari, serviranno inoltre per attirare a sé le folgori, preservandone le case vicine. Ciò non solo è conosciuto per le teorie de' fisici e per giornalieri ripetuti fatti, ma è accaduto a me di vederne una pruova. .Aveva io-vicino ad una casa campestre, ove dimoro una parte dell'anno, un altissimo olmo non mai scapezzato, ed io volevo vedere fino a quale altezza poteva pervenire. Vedendolo languire, onde non perdere colla totale seccazione il tronco, lo feci abbattere. Posto a terra osservai che non vecchiezza o carie, ma le replicate elettriche scariche sofferte lo menavano a morte. Chi sa che attirandole non avesse salvata la casa ed i suoi abitanti I
   Tralascio d'insistere sulla moltiplicazione degli alberi da frutto, i quali in pochi anni compensano le spese, perché ognuno ne antivede il vantaggio, e realmente e lodevolmente si moltiplicano con costante annuale progresso; se non che non da tutti con pari diligenza. Perciocché i più sensati.

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