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Opere Complete di Pancrazio Palma (1781-1850)

Giovanni Palma (a cura di)
Giovanni Fabbri Teramo, 1912, pagine 572

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a cura di Federico Adamoli

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   DI PANCBAZIO PALMA . 463
   crescono stentatamente. Non conosco poi alcun albero che ami terra magra e di poco fondo non valevole ad accogliere il fittone. Sebbene in tali posizioni le piante arboree vivano, non vi acquistano la naturale grandezza, e muojono d'immatura veccMaja. Il miglior partito che possa trarsi da alberi nati in esse è di ridurli a capitozzi (mozzoni). Così rinverdiscono e vivono di più; o se son folti, tagliarli a fior di terra per averne un bosco cedtto, pel quale non occorre molto fondo; ed è anzi il ceduo attissimo a ritenere le terre trasportate dalle alluvioni ed a rialzare il suolo.
   Fuori de' diversi pioppi e de' salici, i quali prendono facilmente di ramo (tranne il pioppo bianco ed il salcio capreo, che si moltipllcano solo coi semi o colle barbatelle radicate) tutti gli altri alberi debbono essere seminati in appositi vivai. Usando molte diligenze, varie specie di aceri, particolarmente il negundo, il ciondolino, (fra noi Ghirlanda, cytisus laburnum), il platano, il ramno alaterno, il gelso delle Filippine, ed altri si appigliano per talli. Molti possono anche moltipllcarsi per polloni che gettano dalle radici, come gli olmi, i castagni, le melie ecc. ma gl'individui che ne provvengono non sono mai né sì; alti, né sì dritti, né sì longevi come quella, che nati dal seme, hanno la radice perpendicolare o fittone. Si .facciano dunque semenzai in terreno grasso, sciolto, ben divelto e stritolato. Si trasportino dopo uno o clue anni le pianticelle nel piantonaio egualmente preparato, e non si mettano a dimora se non hanno i 7 o 8 palmi di altezza, in fosse larghe e riempite di terriccio, o almeno di terra trita ed' attiva presa alla superficie. Gli alberi sempre verdi non altrimenti riprenderanno che sbarbicandoli e ponendoli col pane di terra. Il più sicuro metodo, almeno pei più pregevoli, è di porre i semi in piccoli vasi e, mutandoli ogni anno in più grandi, porli a dimora capovolgendo il vaso coll'intera terra di esso. Ciò deve farsi assolutamente pei pinocchi. Per gli abeti è più facile mandare sui: monti a prender le piantine colla zolla di terra ed avvolta questa con paglia e erba o felci, portarle sul luogo. I/o stesso dicast dei tassi e degli elei ilei'). Questi però nascono facilmente di seme, se

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