464 OPERE COMPLETE
si sotterra appena caduto o si stratifica fra l'arena. È questo un albero molto utile pel frutto e pel legno ma più per le foglie, le quali conserva sempre verdi e sono una risorsa per tutti gli animali domestici durante l'inverno, come si verifica nei paesi moutuosi della nostra provincia; ove se di tal pianta si gode il beneficio, nulla si pensa a ripro-durla, e va distruggendosi. Anche i frutti del bagolaro nascono con facilità. Per gli olmi basta raccogliere i semi caduti naturalmente in maggio, affidarli subito alla terra e vedransi germogliare fra pochi giorni; e che se il terreno sarà soffice e giustamente inaffiato potranno nel seguente marzo trasportarsi le piantine al piantonajo. I castagni si possono avere con più prontezza col prendere i novelli nei residuali boschi de' nostri monti.
Quasi tutte le semenze degli altri alberi debbono raccogliersi in tempo del maturo e subito seminarle, ovvero stratificarle fra la sabbia che deve essere inumidita di quando in quando e quivi conservarle sino a marzo. Allora si troveranno germogliati o almeno avran conservata la facoltà vegetante, la quale perdono disseccandosi; o pure nascono dopo uno o più anni.
So che i moltissimi autori i quali trattano la coltivazione de' boschi, se la passano con proporre uno o due lavori coll'aratro, seminazione ed erpicamento. Ma con questo poco, almeno fra noi, un nuovo bosco non sorge, sia per la tenacità del suolo, sia per la difficoltà di difendere le novelle piante da intemperie, da siccità, da animali. Molto meno risorgeranno i boschi col semplice rinsaldire; cioè col lasciare inculti i terreni, come generalmente nel nostro regno si crede, meno in quei luoghi ove fossero state conservate le ceppaje, cosa rara, essendoché ordinariamente queste si svellono nel dissodare. Né mi si opponga che negli aspri gioghi de' monti tutti i vegetabili colà acclimati nascono e crescono senza umana cura. Riflettasi che ivi si riuniscono circostanze che appena l'uomo potrà procurare. Semi infiniti cadono sopra il più fino e fecondo humus; ben presto sopraccadono foglie che leggermente li ricuoprono. Sopraggiunge la neve, la quale calca le foglie ed i semi