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   gran sole con delle controspalliere portatili fatte di frasche; ed in Inghilterra tingopo in nero i muri cui si addossalo, perché questo colore rattieue di più luce e calorico. Ohe diligenza (esclamerebbe qui uno dei nostri scrittori) che civiltà! Ohe rozzezza fra noi! È certo però che quei giardinieri hanno calcolato che la vendita p. e. delle albicocche così custodite loro compenserà fitto di suolo e spese di coltura la più complicata. Può fare altrettanto il campagnuolo di provincia, costretto a venderle ad un grano al rotolo? Non s'impiega forse molta cura nella Campania ad ottenere'frutta prima-ticce per la grande ragione che vi sono in Napoli dei signori, i quali pagano il decuplo un cibo che non è di stagione? Ciò che avviene in grande presso la metropoli comincia a farsi in piccolo ne' dintorni de' capi di provincia. Dov'è consumo sorge la produzione; dove sono ricchi di squisito gusto, ivi raffinatezza di prodotti, sin dove la natura lo permette e l'arte può giungere.
   Sogliono le spalliere usarsi a fianco dei viali e nella nostra provincia si preferisce il peto. Quando il padrone ne pianta una, già col pensiero se la immagina tutta eguale nei due lati e carica di maturi pomi, ma ben presto il bello finisce o mai non si ottienne. Non è facile porvi piante di eguale robustezza: una avanza in vigore, l'altr? languisce con pallide foglie: all'una non bastano tagli per tenerla a misura, l'altra *esta povera e bassa: una seccasi, e bisogna rinnovarla*; ogni regolarità scomparisce. L'ab. Bozier nel suo Dizionario di agricoltura, ridotto da Galanti a trattati, afferma che tutti gli alberi possono educarsi a spalliera, non escluso il noce ed il mandorlo; anzi vuole che quest'ultimo tenuto in tal forma assicuri meglio dalle gelate i suoi fiori perché si aprono più tardi. Per me lascio volentieri l'educare spalliere fruttifere a coloro i quali vorrebbero portare in campagna quell'omwe tuli? punctum qui misetiit utili dulci: e penso che la regolarità, la. simmetria, l'euritmia son cose belle e facili in architettura: ardue o impossibili in agronomia. Non mi sembra bello un albero il quale non sia guidato a sfera o a vaso su di un tronco diritto ed eguale, perché posi darà frutta copiose per una lunga esistenza. Ohi vuole

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