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Opere Complete di Pancrazio Palma (1781-1850)

Giovanni Palma (a cura di)
Giovanni Fabbri Teramo, 1912, pagine 572

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a cura di Federico Adamoli

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   bì PANCkAZIO PALMA 480
   abbiamo tanto e non più, se da un canto restringessimo le spese, le espanderemmo in un altro. Quindi quello che oggi osservasi in una donnicciuola vestita di variopinto gonnellino, con grembi nolo e velo da testa di ricamata mussolina, può applicarsi a tutto un popolo. Ha colei vestito estere spoglie, le quali poteva lavorar colle sue mani; ha fatto a sé il danno di privarsi del prodotto della sua opera, ed ha dissipato ciò che ha dovuto togliere ad altri bisogni. Così la nazione nostra co' suoi generi e col cedere le private ar-cheologiche o artistiche ricchezze, le quali van giornalmerte avviandosi agli oltremontani musei, ha tuttora come pagar le altrui manifatture; ma a danno delle nostre e di altri prodotti, che qui sorger potrebbero. Poiché, ove il prezzo delle forastiere pannine si desse ad indigeni artieri, sorger farebbe nuove industrie, nuove case, nuove mobilie, strade, ponti, ec. e ciò che più monta a molto popolo darebbe a-limento ritogliendolo dall'involontaria ignavia e miseria. Dunque l'introduzione delle straniere mercanzie distrugge le nostrali, priva il popolo di lavoro, i proprietarì di capitali, e manda fuori la nostra intera rendita netta, la quale qui potrebbe ricircolare e fruttificare in mille guise. Ed è questo il lato da cui vuoi mirarsi la cosa. Al contrario si dissimula il bene generale, e si affetta credere che nel proteggere le nostrali manifatture altro vantaggio non emerga che quello de' proprietarì di esse. Quindi si asserisce non esser giusto che per pochi si tollerino gravezze e privazioni. Si guarda Bgg e non le 1500 persone che vivono nel suo stabilimento.
   Con paterna saviezza ne ha però giudicato il real governo e con ispirito patrio son dettate le doganali tariffe. Ma che prò? Il buon mercato prodotto dalle macchine ha reso vano il sistema protettore. Intanto cento teoremi si ripetono (ed in grazia di essi si perdoni a me quest'apparente digressione del mio soggetto), i quali quantunque speciosi, ben pesati, altro non esprimono che l'individuale utile del momento, a danno della massa e del tempo avvenire. Fra le altre cose si è detto, che dieci anni di protezione non essendo bastati ai nostri opifiel, uopo sia di abbandonarli a loro stessi e

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