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Opere Complete di Pancrazio Palma (1781-1850)

Giovanni Palma (a cura di)
Giovanni Fabbri Teramo, 1912, pagine 572

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a cura di Federico Adamoli

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   494 OPERE COMPLETE
   Se li domandate vi risponderanno che il bisogno di concime loro impone la necessità di lasciar qualche pezzo inculto o a prato artificiale, e non un utile sugli animali. Or questi non altrimenti potrebbero accrescersi che dilatandosi i pascoli ed i prati sativi. E ciò si farebbe se fosse vantaggioso, perché il possidente sa fare i suoi conti meglio dell'economista, poiché li fonda su dati locali e precisi. Intanto è una verità di fatto, che dopo tante, dissodazioni e piantagioni, gli animali sonosi almeno triplicati, supplendo l'industria e la stessa agricoltura ai mezzi selvaggi dei pascoli comuni: verità la quale non entra nelle teste di superficiali osservatori, e meno nelle intelligenze dei progettisti della capitale, fra quali vi è ancora chi vagheggia gli stucchi!!! Al contrario in Inghilterra, particolarmente nelle contee settentrionali e più nella Scozia, sou pochi i terreni coltivabili, in paragone de' montuosi, arenosi e sterili; quindi è naturale che vi si allevino numerose mandre. Ma la località non sarebbe sufficiente stimolo, se il gran consumo non assicurasse il certo profitto '). Un britanno mangia almeno il decuplo di carni di quello che faccia uri abitante del nostro regno. Colà un intero quarto di bue arrostito è una portata discreta di un desco alla portata di 12 a 15 persone, mentre fra noi le grosse e sostanziose carni, come l'abuso de' liquori, si abborre, particolarmente dopo il disuso del sistema del Broivn e la sostituzione del sicuro italiano nel controstimolo; pel quale cambiamento non è stato d'uopo, come in America, di Associazioni di temperanza e di leggi: sempre ed ora più che mai le carni di piccoli quadrupedi e di volatili domestici, de' quali abbondiamo, insieme co' molteplici e svariati vegetatali che il dolce clima ci offre, sono preferiti per un istinto di natura. E mal per la nostra igiene, se a tal vitto noi anteponessimo l'imitazione de' settentrionali 2).
   ') II Ch. Signor M. L. Rotondo, in una pregevolissima Memoria sulla introduzione degli animali bovini, ci assicura che in Inghilterra, se ne uccidono nei macelli in un anno più che non ne contiene il nostro Regno, quali egli valuta a circa 380 mila.
   2) Quindi il medesimo autore nella citata memoria calcola il consumo annuo di animali bovini nella capitale a 23 mila, ed a 16 mila nelle prò-

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