500 OPERE COMPLETE
sfazione da' lavori nostrali, paragonandoli a quelli del tempo trascorso, particolarmente leggendone l'elenco nelle annuali esposizioni. « Piacere, egli dice, amareggiato dal vedersi le « tante botteghe di merci straniere a coprirne non solo « gli appartamenti, ma le rimesse e le cucine ». Giustamente, egli conchiude, da tale scialacquo de' nostri mezzi derivare se abbiamo ancora fiumi senz'argini, acque non utilizzate, spiagge deserte, strade interne poche e difficili. Si, io ripiglio, perché mancano quei capitali che fissamente ed annualmente profondiamo agli stranieri pel più dannoso de' pregiudizi, il quale trasforma la nostra preferenza in un vero, annuale e stabile tributo, di cui il danno si risente dalle classi inferiori dei braccianti e dei piccoli proprietarì, togliendo ai primi il modo d'impiegarsi, ed ai secondi i mezzi di migliorare i loro fondi e di aumentarne i prodotti. Attendiamo dal tempo, dalla riflessione, dal ravvivamento del vero amor patrio e dalle paterne cure del regal governo, che gli umori del corpo sociale, i quali naturalmente corrono per cento canali alla gran testa, cessino di versarsi allo straniero '), ma ricircolino per le membra.
E con questi son tenuti nomare le varie parti delle loro abitazioni, tutti gli articoli del loro pranzo, cena, colazione, le masserizie e gli arnesi della loro casa, i giochi, i balli ecc. Finalmente i napolitani corrono in folla al boulangfr francese, come corrono ai confiseur per bonbons ai charcutiers per salsicce e prosciutti cotti!!! Ed in tutto questo non tanto mi affligge il gitto delle nostre ricchezze, quanto il nazionale avvilimento e la deri-eione di quelli stessi che ne traggono immensi profitti.
*) In una breve dimora fatta in Napoli nel giugno e luglio del 1839 mi è parso vedere, che eccettuati i gelati e le paste, tutte le arti, i negozi, le speculazioni sono in mano di forestieri, o ne conservano essi i capi fili o senz'altro sono sempre i preferiti. Tempo addietro ci rimanevano le arti del disegno e la musica. Ma anche in esse il gusto delle cose forestiere ha' prevalso. Una rivista ai negozi di Toledo ed uno sguardo all'interno delle abitazioni può provare questa umiliante verità. I poveri produttori e negozianti indigeni, non trovando sufficiente di annunziare che i loro generi sono esteri o tutti all'uso forestiere, han creduto necessario lo scrivere in francese le loro epigrafi. Si potrebbe rispondere che ciò fannp per attirare gli stranieri. Ma di costoro possono esservi (escludendo quelli stabiliti da lunghi anni, i quali non rattengono che il cognome estraneo), cinque o sei cento, e le iscrizioni eterogenee o bilingui superano, a mio