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Opere Complete di Pancrazio Palma (1781-1850)

Giovanni Palma (a cura di)
Giovanni Fabbri Teramo, 1912, pagine 572

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   512 OPERE COMPLETE
   Annali di agricoltura italiana. L'opera del signor Quartapelle, tanto apprezzata in Italia ed in Francia, principii della vegetazione: e fra le recenti quella del signor Ghiotti sulla coltivazione degli ulivi. Del signor Ispettore Forti sul modo di coltivare U terre in pendìo. Del signor consigliere Ponno sul cotone. Il modo di costruire i pavimenti a marmo finto del sig. Caravelli. Il trattato sull'influenza delle meteore, del lodato sig. Mozzetti, nel quale preziose notizie rinvengonsi sulla nostra regione; ed altre di cui non ni i sovvengo.
   Si potrebbe poi andare spigolando utili osservazioni e notizie ne' discorsi de' presidenti della Società nostra, particolarmente del primo di essi, il benemerito sig. Gio: Bernardino Delfico, pubblicato negli Atti ddl'installamento delle società agrarie, e nell'altro recitato dal suo degno germano nell'inaugurazione dell'antica adunanza nel 1789.
   Tutto ciò darebbe articoli interessanti, almeno per la nostra provincia, ai quali crederei doversi unire de' sunti di memorie, o di libri che alla società s'inviassero dai corrispondenti, e da chiunque altro volesse onorarla co' suoi dóni, quand'anche non fosse che una semplice menzione a titolo di ringraziamento pubblico. Giovevole inoltre stimerei l'aggiunta di qualche compendiosa notizia di utili esperimenti contenuti negli atti delle altre associazioni del regno, o nelle opere econorniche d'Italia. E dopo tutto, a titolo di varietà, potrebbero pubblicarsi i più bei brani delle composizioni che molti gentili poeti ci leggono nella felice ricorrenza della generale riunione di S. Ferdinando ed in altre solenni occasioni.
   Ciò non è, o signori, che un'indigesto mio abbozzo.. Sta a voi il maturarlo, correggerlo, ampliarlo o restringerlo, ed a voi più che mai si appartiene il contribuire al suo felice sviluppo.
   Permettetemi ora, o valorosi consoci, di rappresentare alla vostra saggezza la convenienza di avere un ricovero, una stabile e fìssa mansione nella quale congregarci e stare a bell'agio, piuttosto che andare ospitando qua e là, o ad horas in questa sala, di cui usiamo per mera cortesia del civico magistrato; ed ove stabilire l'archivio e la biblioteca,

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