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gònsi di tratto io trattò delle trtócie di quella strada. Più conservate ci sembrano quelle presso Pan-tico Cures dei sabini. Proseguono i monumenti di questa strada a vedersi fino a Rieti ed oltre. Cinque miglia lontane da questa citta, incontrasi Civita Ducale nell* alta Sabina compresa, primo Ab-iftuzzo ulteriore. Fu chiamata Ducale, perchè surse sótto gl'auspicj di Roberto duca di Calabria, nel principio dei secolo 14® (1) Tre miglia lungi dalla medesi*-ma, sempre sulle traccie di detta via, si ravvisano mólti ruderi, precipuamente laddove, secondo il detto itinerario, giaceva Cotilia (a) antica e nobilissima citta degli aborigeni (3). Abituati noi a contemplare .le vetuste grandezze di Roma e de'suoi contorni, assai pregevoli ci sono mai sempre comparsi i monumenti di antico acquedotto negli avanzi diGa-;tilia, In pochissima distanza rimangono essi dal kr -g chiamato oggi di Paterno, per un villaggio di tal nome che lo sovrasta. Lo stesse Dionisio d'Ali-carnasso ci ricorda questo lago allor quando
i primi maestri dei greci furono gl'italiani. Un informe abozzo rimase presso di noi di quest'inedita memoria , mentre l'originale suscettibile di molte correzioni fu da-. to e gentilmente gradito al soprallodato cav. '^Guarini l'anno 1819.
(1) Montorio, Zodiaco di Maria pag. 654- ' M1
(2) Dion. d'Alicamasso lib. 1, Strab. Eb. V pag. 219 , Plin. Hist. natur. lib. 3i , Tit. Liv. lib. 26, Casella fòfc-sert. pag. 24.
(3) Gli amhemini dopo avere distrutta Lìssa metropoli degli aborìgeni néll' alta Sabina compresa , devastarono Cotilia, e maggiori gnasti furono a questa arrecati da Curio Ventato. Lucio Floro Eb, 1 cap, a.