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cium Picènum ad Aprutium ? Tanta , quanta 1' alfana del Berni ha al latino equus. Chi tuo! dimostrare che un termine da un altro provenga dee prender le mosse da un primitivo evidente ; altrimenti si aspetti di sentire igno-tum per ignotum. Intanto vo scartabellando i lessici , e m'imbatto con Urbanus , con XJt-bicus , ma con Urbicius non mai ; onde conchiudo che lo strano ed aspro aggettivo non abbia avuto altrove esistenza che nella fantasia dell' Aleiato. Convengo sì che nella bassa lati* nità s'incontrano Urbicarius e Suburbicarius , a dinotar la parte d'Italia soggetta alla giurisdizione del vicario di Roma s voci ben illustrate dal Baronio (?) e dal Morino (a). Volendosi fissare il tempo e la causa per cui il Piceno cominciò a denominarsi Suburbicario, ci giova tener presenti alcune storiche verità. I Fretuziani, gli Atriani , ed i Vestini Angula-ni (3) e Pinnensi formarono , avanti la conquista de* Romani, altrettante piccole nazioni tra loro indipendenti e distinte dai Piceni. Col cambiarsi il dritto pubblico, non si alterarono i rapporti d'indipendenza e di separazione tra i cennati popoli ; essendo stato punto di politica degli accorti conquistatori il guardarsi cosi dal dare nuova circoscrizione ai soggiogati paesi,
(i) ad an. 3a5. (a) lib. i. esercii. 3o.
(3) Ad Angub è sarrogata, comechè in area diversa * Città S. Angelo.
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