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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
lontano Imperatore , deprezzando il riguardo e la moderazione d' Augusto , riparti l'Italia in diciassette provincie , e le sottopose o ad un Consolare, o ad un Correttore , o ad un Pre« side. Il Picena, cui i Vestini Angulani e Pin-uensi, gli Atrìani ed i Pretuziani continuarono ad esser uniti, ebbe un consolare ; mentre ai Marrucini, ai Frentani ad ai Peligni inclusi nel SanhSo , ed ai Vestini mediterranei, ai Marsi ed ai Sabini compresi nella Valeria , toccarono i presidi. Si attribuisce a Costantino magno la ripartigione dell' Impero occidentale ed orientale in quattro vasti tratti, ciascuno sotto il governo d' un prefetto del pretorio , entro il cui ripartimento più vicariati , o diocesi , o sieno aggregati di provincie si contenevano. Al prefetto del pretorio d'Italia eran sottoposti i vicarj di Roma , d'Italia, dell' Illirico e dèli' Africa. Dal vicario- di Roma dipendeva il consolare dèi nostro Piceno ; laddove altro Piceno , insieme colla Flaminia , soggiaceva al vicario d'Italia residente in Milano (i). Sicché il tempo, in cui al primo cominciò a darsi la qualifica di suburbicario, pérchè sub Urbis vicario , fu posteriore ari trasporta-mento delta sede imperiale a Costantinopoli z
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