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Questioni Apruzzesi risolute

Niccola Palma
Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   ditori % postquam liberam habuit, consecravit (i) coir ergervi nell* 870 un* insigne badia in onore della SS. Trinità ; e quantunque ei fosse signore di tutta Italia non solo, ma di altri ampj stati oltremonti eziandio ; pure 1' essersi trovato in Valva nel gennajo 873% in Penne nel marzo 873 , e 1' esser tornato a solennizzar il natale del medesimo andò in Casauria , dopo eh' ebbe sciolto 1' assedio di Benevento , dimostrano quant' egli amasse nel poco tempo che sopravvisse soggiornar negli attuali Apruzzi. Poco più d' un secolo dopo Ottone II. volle edificarsi un' imperiai casa per villeggiar nelle stagioni estive in Cedice nel territorio Marsica-no, donde vedesi spedito qualche suo diploma.
   Lo svariato gruppo di prospettive capace d' allettar antichi e nuovi Imperatori , i ridenti campi verso il mare delle provincie di Chie-ti e di Teramo , ne' quali spontaneamente germogliano i vegetabili de' climi caldi , come ' 1' aglio de' maghi, la lacca muffa , il geranio tuberoso , la liquirizia , il terebinto, il cardo di Spagna e delie Puglie , e dove prosperano a piena terra 1' acacia a frutti spinosi , 1' aloe, 1' arancio , la canna indiana , la cassia , il fico d'India , il giglio costantinopolitano, il lenti-sco , il mirto comune e di Taranto , il pelargonio 9 la pianta della seta, il pistacchio vero,
   (1) Chr. Casaur. 1. c. col. 777 , 778.
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