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Questioni Apruzzesi risolute

Niccola Palma
Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   8o
   pestre e terre marine , paese il pià asprp e rinomati vini implicano contraddizione. Facendosi poscia a descrivere i paesi de' Vestini , Marrucini, Peligni e Marsi, ha stentato ad impiegar tinte le più forti possibili : Sommità gelate, balze alpestri, ' inaccessibili rocce , scoscesi dirupi, orride voragini, aspre selve e torrenti impetuosi , sono quivi fpresso die da per nato ! ! (i).
   Dal falso non nasce che il falso. Dal pregiudizio circa la natura del suolo d* Apruzzo , altro più importuuo pregiudizio è sorto riguardo al personale degli Apruzzesi. Neil1 immaginazione de' Napolitani goffi, da chi sarebbe abitato un suolo tutto boschi , tutto precipizj ? Dagli orsi ; e perciò gli orsi d' Abruzzo. Ed a che miseri montanari spinger potrebbero la ricercatezza del pasto ? A condire il pane ( non è poco se ce lo accordano di frumento ) col grasso distrutto de' porci delle numerose lor mandre: quindi gii Abruzzesi mangia pan unto. So che il sig. barone Durini fa derivar da Puglia la seconda sopra denominazione, stante 1' uso de' pastori Apruzzesi soggiornanti d'inverno nel tavoliere , di biscottare il pane, ungerlo d'olio e di nuovo esporlo al fuoco , perchè quell' olio soffriggasi , ed unito al saie comunichi al pane un certo sapor piccante. Tale spiegazione però , quantunque ingegnosa e degna di attenzione ,
   (i) Le varietà di terre di ciascun circondario degli Apruzzi è stata dottamente e eoa ingenuità esposta dal sig. giudice Mozzetti nel Saggio (t influenze yieleoricha e del dima ec.
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