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Questioni Apruzzesi risolute

Niccola Palma
Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   dalla severità del Senato in voler confinati in Sicilia Latini e Socj scampati da Canne (i) non argomenta che almeno i Marsi e gli Equi-coli avean combattuto nella celebre funesta battaglia? Chi non è rapito di ammirazione per gli Atriani, non istancati da dieci anni di leve e di contribuzioni, ma che pronti si prof-fersero a somministrar quant' altro, al popolo Romano occorresse (a) ? Chi, collazionando i testi di Livio (3) e di Silio Italico (4) non iscorge che il console Claudio Nerone potè decidersi all' arditissima marcia onde far fronte ad Asdrubale, appunto perchè contava su la fedeltà de' Frentani , de' Marrueini e de' Pretuziani : e che costoro non solamente fornirono al console viveri, cavalli e mezzi di trasporto, ma rinforzando le scelte truppe ebber parte alla decisiva giornata dei Metauro ? Chi vorrà persuadersi che gli Abruzzesi rimasero attaccati ad Annibale donec ex Italia recederei, quando si sa che negli ultimi giorni della dimora d' Annibale in Italia , i padri coscritti mandarono il prigioniero re Siface ad esser custodito in Alba tra gli Abruzzesi (5)? Ed ecco luminosamente purgati i nostri onorevoli maggiori dalla nota di perfidia. Conviene altresì vendicarli da una Seconda conseguenza del falso principio , un' imputazione d' ignominia. Che i Bruzj , in gastigo di lor ostinata adesione ai Cartaginesi
   (i) XXVII. ìa. (a) ìbid. (3) XXVII. 35.
   (4-) lib. XV. (5) XXX, j3.
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