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spezione gli avrebbe dovuto fclmeno consigliare il silenzio. Ma no., che volendo pur assegnare al nome Bruiii un' origine , non ebbe ritegno a scrivere : (Reti sunt quasi bruti 9. idest lardi) stupidi, obscoeni, calunniando con una girata di penna i veri Bruzj ed i volgarizzati Abruzzesi.
Tardi gli Atriani, che nei nummi più pesanti e perciò i più antichi d'Italia , eoa tipi ingegnosi, con simboli di manifatture e di commercio , si gloriano d' un monumento sussistente del primo Italico incivilire ? Tardi i Freutani, che in medaglie ed in lapide di osci caratteri vantano documenti di rimotissimo civile stato ? Tardi i Sabini, che il cantor d' Enea fece marciar solleciti in soccorso di Turno ? Nè qui si obbietti che gii Apruzzesi pretender possano solamente in parte alle glorie de* Sabiui ; poiché Amiterno , loro primaria città, è nostro, ed all'impresa concorsero urta ingens Aniiterna cohors , jpriscique Quirites (i). L'idea de' prischi Quiriti è connessa a meraviglia con. Amiterno ; imperocché Dionisio insegna che lo stipite Sabino uscito da Testri-na , villaggio ad Amiterno vicino , sottomise ed a s« incorporo gli Aborigeni per lo avanti stabiliti nel paese di Rieti : per lo che cresciuto in potenza ed in numero , edificò parecchie città , segnatamente Cure, spinse sacre colonie , ed andò .stendendosi lungo. 1' Auieoe fino
(«) Jen* VII. y. 710.
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