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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
al Tevere, La testimonianza di Dionisio viene a confermarsi dall' autorità di Varrone , il quale enumera varj luoghi eh' erano appartenuti agli Aborigeni prima che stati fossero de* Sabini : e di questi stessi luoghi , alcuni come CutUia , Torà ( Torano ), Lista ( Lisciano, o ivi intorno sulla frontiera del Reatino ) spettano ben anche all' Apruzzo ; il resto entra nello stato Pontificio. Sicché essendo nostra la primitiva Sabina , ed in porzione pur nostra la Sabina ampliata ; possiamo a buon dritto ripetere : tardi i Sabini che avrebber distrutta Rò* ma , se le rapite lor figlie non ne avesser addolcito lo sdegno , e se Romolo non fosse ri^ (orso al partito di divider con Tàzio la signor pn della nascente città ? Tardi gli Equi o Equicoli, che quasi in anniversaria guerra coi Romani, nulla punto pigri mostravansi a rimetter in piedi novelle armate, e che oppressi nel 449 9 risorsero , dirò così , dalle ceneri di quarantuna incendiala citlà per ripigliar l'offensiva due e tre anni dopo ; cum , proeter animos feroces, nihil ex antiqua fortuna ha-berent (i)? Tardi i Vestini, che i Romani temerono di provocare nel 4*9 9 che valorosa resistenza opposero al console Giunio Bruto Sceva nel 43° * e che finalmente non furon soggiogati se non colla speciosa apparenza di confederazione ; eodem anno ( U. c. ) cum Vestinis petentibus amicitiam ictum est
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